Franceschini s'aggrappa ai banchieri

Dai disoccupati a Bankitalia. Il passo non è breve né facile da compiere. Almeno che non si vestano i panni del segretario del Pd. Così Dario Franceschini, arrivato a Cernobbio per partecipare all'annuale Forum di Confcommercio, non si lascia sfuggire l'occasione e rivolto al ministro dell'Economia Giulio Tremonti lo apostrofa: «Bankitalia ha detto di non condividere la proposta di affidare ai prefetti il compito di vigilare sulle banche. Il ministro ha chiesto, con parole ritorsive, di affidare tutti i controlli alla Banca centrale europea. Io gli dico: non tocchiamo l'autonomia e l'indipendenza della Banca d'Italia». Il leader democratico fa il suo ingresso a Villa d'Este a metà pomeriggio. Lo aspettavano subito dopo pranzo ma, spiega, «sono reduce da un viaggio che è l'esatta metafora delle cose che non funzionano nella nuova Alitalia». Segue dettagliata descrizione delle peregrinazioni del segretario tra i banchi di Fiumicino fino all'atterraggio, un'ora dopo, nel grande e «drammaticamente vuoto» aeroporto di Malpensa. Quindi parte la solita litania anti-Berlusconi che «continua a nascondere la crisi» e ha messo in campo interventi insufficienti e, soprattutto, in ritardo. Ecco spiegato perché il Pd ha deciso di proporre misure che possano affrontare, in attesa di riforme strutturali, le emergenze del Paese. A cominciare dalla «povertà estrema che si sta allargando». Quindi aggiunge: «Cosa c'entrano destra e sinistra con questo?» Difficile capire se si tratti di un invito al governo a dialogare. Basta attendere qualche minuto e il segretario del Pd riparte all'attacco di Berlusconi: «Lui e Ferrero mi hanno detto che la mia proposta di tassare i redditi alti per dare un contributo di solidarietà ai più poveri è "elemosina". O il segretario di Rifondazione si sta spostando a destra o e Berlusconi che va a sinistra». L'ultima battuta è per strappare l'applauso della platea quando, parlando d'evasione, ricorda che c'è una differenza tra chi «evade per sopravvivere e chi per comprarsi la barca». Più o meno la stessa differenza che c'è tra un disoccupato e Bankitalia.