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Il Cavaliere «frenato» dai suoi Per il Piano casa solo un ddl

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Quelpacchetto di misure che, tra semplificazione delle autorizzazioni stanziamenti per la costruzione di abitazioni popolari, dovrebbe rimettere in moto il volano economico rappresentato dall'edilizia. Una parte della sua maggioranza l'ha però frenato per avere più tempo per consentire l'armonizzazione delle norme con la Costituzione. Così oggi al Cdm arriverà un solo disegno di legge, per un esame solo preliminare, e destinato a affrontare un cammino parlamentare più tortuoso. «Siamo una coalizione» ha spiegato Berlusconi ieri, ritirando il premio Oscar della Politica del Riformista, rimarcando con questo le diverse posizioni nell'esecutivo ma il premier non ha fatto mistero di pensarla in modo diverso: «Personalmente riterrei più efficace un decreto legge visto che abbiamo un sondaggio che rivela che il 50% delle famiglie vive in un bilocale ed il 30% ha l'esigenza di dotarsi di una stanza in più». Niente da fare. Il progetto resta quello di procedere con l'elaborazione di un testo base da proporre alle regioni interessate e parallelamente rivedere con un disegno di legge del governo la normativa statale in materia di edilizia. «È sbagliato esprimere un giudizio negativo a prescindere - ha spiegato il ministro per gli Affari regionali Fitto, replicando agli attacchi che sono arrivati da più fronti - il governo si muoverà nel pieno rispetto delle norme costituzionali». E soprattutto trovando prima la «quadra» con le regioni. «Abbiamo la consapevolezza - ha concluso il ministro per le Infrastrutture Matteoli - che bisogna trovare il modo di snellire le procedure perché non è possibile che ci siano tempi biblici anche per piccole modifiche». Fil.Cal.

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