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Massacra la famiglia e tre persone indifese

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Per gli investigatori dell'Alabama restano inspiegabili le ragioni che hanno portato Michael McLendon, un poliziotto mancato di 28 anni, a uccidere la madre, i due nonni, due zii, due cugini e altre tre persone prima di suicidarsi. In tutto «undici morti senza un perché», come ha commentato Clay King, sindaco di Samson, una delle tre cittadine in cui l'uomo ha portato a termine la sua personalissima strage. Si tratta del più grave fatto di sangue mai avvenuto in Alabama. L'unico elemento che la polizia è finora riuscita ad accertare è questo: Michael McLendon, che secondo il suo ultimo datore di lavoro era «un capo reparto affidabile e che piaceva a tutti», aveva compilato una lista di persone da uccidere. Gente che, a suo dire, gli «aveva fatto del male», come ha riferito il procuratore distrettuale Gary McAliley.  Inoltre, l'uomo anni fa aveva provato a fare il poliziotto, ma non era riuscito a passare l'esame per entrare nella scuola di polizia della Samson Police Department. La polizia ha scoperto che pochi giorni fa McLendon aveva deciso di lasciare volontariamente la Kelly Foods, una ditta alimentare di Elba, in Alabama, nella quale lavorava da due anni. Nel 2003, invece, era stato licenziato dalla Reliable Metal Products di Geneva, sempre in Alabama, stabilimento nel quale si è tolto la vita. Resta inspiegabile, comunque, il motivo per cui McLendon alle 15.30 si sia presentato di fronte a sua madre Lisa, con la quale viveva, e con un colpo di pistola abbia ucciso lei e i suoi quattro cani a Kinston, località rurale al confine con la Florida. A quell'omicidio è poi seguita una vera e propria strage familiare. L'uomo ha dato fuoco alla casa ed è partito da Kinston in auto alla volta della vicina Samson, dove vivevano i nonni. Li ha trovati seduti in veranda, insieme con una coppia di zii. Li ha uccisi tutti. Quindi ha sparato e ucciso altre tre persone che si trovavano nei paraggi: la moglie di un vice sceriffo che viveva nel quartiere, il suo bimbo di pochi mesi e un vicino di casa. Il poliziotto mancato è poi risalito in auto e ha imboccato la Highway 52, dove è stato intercettato dalla polizia. Qui è cominciato un inseguimento a colpi di pistola nel corso del quale McLendon ha ucciso a caso altre due persone: un donna ad una stazione di servizio e un uomo davanti a un negozio. L'inseguimento si è concluso a Geneva, alla Reliable Metal Products. Secondo gli investigatori, McLendon avrebbe voluto continuare la sua strage in quello stabilimento. Ma, vistosi ormai perduto, ha deciso di farla finita sparandosi un colpo alla testa.

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