La psichiatra: «Sono paranoici non assistiti»
La psichiatra e psicoanalista Adelia Lucattini, presidente della Società internazionale di psichiatria integrativa e salutogenesi, spiega cosa c'è dietro le stragi. Come si arrivare a compiere gesti simili? «Ognuno di questi avvenimenti è preceduto da segnali non visti. Non è un raptus. Eventi così gravi accadono con persone malate e non curate. Agiscono in momenti di scompenso acuto. Sono affetti da una patologia psicologica grave. Si ribellano da un persecutore immaginario, sono paranoici non assistiti». In Italia che rischio c'è di registare fenomeni simili? «In un Paese come il nostro sono eventi molto rari, perché abbiamo un buon sistema sanitario con un'ottima rete psichiatrica.Da noi i delitti sono di natura passionale». Ma cosa avviene nella mente di queste persone? «Immaginano di essere al centro di una congiura, hanno uno scarso contatto con la realtà. E tendono a inglobare gli altri nel loro mondo». Quindi le due stragi di ieri non sono compiute per vendetta? «No, fosse così ci sarebbe stata una lucidità diversa. I due casi infatti sono molto simili e mostrano gravi disturbi nella mente dei ragazzi». Spesso l'omicida si suicida, perché? «Perché è esattamente una delle manifestazioni gravi di malattie psicotiche non curate. Sono persone che hanno un delirio di rovina, pensano alla fine del mondo e sacrificano amici e se stessi per salvarlo». Queste malattie possono essere curate o solo arginate? «Si curano con alcuni farmaci, ma vanno presi senza allontanarsi dall'ambiente di vita normale». Come riconosciamo questi disturbi? «Un ragazzo malato spesso è appassionato di armi o videogiochi violenti. L'elemento principe è il cambiamento del carattere, ma prima di compiere una strage passa molto tempo. È un processo lungo».