Assegno ai disoccupati, mozione bocciata
L'aula della Camera ha bocciato la mozione del Pd, primo firmatario il segretario Dario Franceschini, sull'assegno mensile per i disoccupati. Respinte anche le mozioni dell'Italia dei Valori e dell'Udc. Stessa sorte hanno avuto le mozioni dell'Italia dei valori e dell'Udc. Via libera, invece, alla mozione della maggioranza (l'unica sullaquale il governo aveva espresso parere favorevole). Un attimo di suspense è stato creato dal presidente di turno, Rocco Buttiglione, che ha annunciato il no dell'aula al testo della maggioranza. Buttiglione si è subito corretto: "La Camera approva". L'Aula di Montecitorio ha bocciato così la mozione del leader del Pd, Dario Franceschini, per l'istituzione dell'indennità di disoccupazione dopo il parere contrario espresso dal titolare del Lavoro Maurizio Sacconi convinto che «ammortizzatori automatici e sussidi di disoccupazione automaticamente fruibili sono in qualche modo connessi con un'idea di maggiore libertà di licenziare per fluidificare i processi economici e sociali». Si tratta insomma per il ministro di strumenti che, in unafase di crisi come quella attuale, «diventano oggettivamente, aldilà probabilmente dell'intenzione dei proponenti, incentivi al licenziamento e incentivi al rattrappimento strutturale»: proprio ciò che il governo «non vuole produrre». In particolare, il documento targato Pd, intendeva impegnare il governo ad «adottare, entro il 31 marzo, misure volte ad assicurare per l'anno 2009 forme di sostegno del reddito, attraverso l'istituzione di un assegno mensile di disoccupazione, pari almeno al 60% della retribuzione percepita ogni mese nell'ultimo anno lavorativo, per tutti quei lavoratori attualmente esclusi dall'accesso agli strumenti previsti dal sistema di ammortizzatori sociali e che hanno perso il posto di lavoro dal 1o settembre 2008; ad estendere a tutti i lavoratori le tutele della cassa integrazione previste nei casi di crisi temporanea e di sospensione del lavoro»; a procedere, «con il coinvolgimento delle parti sociali, al varo di un disegno organico di riforma degli ammortizzatori sociali» che preveda «forme di attivazione per la ricerca di impiego e per la formazione da parte dei lavoratori beneficiari delle tutele al reddito (Patto di servizio)». La mozione impegna anche l'esecutivo a «prevedere, quale copertura degli oneri dell'assegno mensile per i disoccupati: il riavvio delle politiche anti-evasione; l'introduzione della centrale unica per gli acquisti nelle pubbliche amministrazioni centrali e regionali; l'individuazione di programmi di spesa da eliminare e riorganizzare; l'utilizzo immediato delle risorse di competenza nazionale, previste nel Protocollo tra Governo, Regioni e Province autonome del 12 febbraio 2009, non impegnate» nell'erogazione di ammortizzatori in deroga.