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Nel Pdl spunta il lodo Prodi

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L'ultimaipotesi a sera la lancia Giorgio Stracquadanio, spin doctor del Cavaliere: «A questo punto adottiamo la soluzione Prodi: il Professore volle il presidente della Rai, Petruccioli, e il direttore generale Cappon. E provarono pure a fare fuori Petroni. Potremmo fare lo stesso. Presidente e dg a noi». Altro che accordo. Insomma, doveva essere il giorno della svolta per i vertici della Rai e invece l'Assemblea dei soci di Viale Mazzini, convocata per ieri pomeriggio e che avrebbe dovuto indicare il nome del neopresidente, si è conclusa con una fumata nera. Tutto ora è rinviato a mercoledì della prossima settimana quando l'Assemblea tornerà a riunirsi. Uno slittamento che ha costretto anche la commissione di Vigilanza a sventolare bandiera bianca e a disdire la riunione in programma per oggi dato che la convocazione doveva ratificare la nomina del successore di Claudio Petruccioli. L'obiettivo ora sarebbe quindi quello di incassare la disponibilità (accertandosi che questa volta non ci siano marce indietro) di una personalità che appaia il più possibile autonoma e competente, magari una figura tecnica. Di certo, si ragiona su più nomi. E non mancano gli «outsider di lusso», da Sorgi a Casavola, passando anche per Celli e l'interno Ruffini. Sembrerebbe quindi definitivamente tramontata l'ipotesi Petruccioli dopo il no ufficiale di Palazzo Chigi, nonostante il capogruppo Pd in Vigilanza, Fabrizio Morri, assicurasse che «non esitono altri nomi», ne tantomeno una rosa, e Casini invitasse il Governo a «ripensarci». Di ripensamenti nemmeno l'ombra ma nella serata di ieri è lo stesso Berlusconi a spiegare il suo niet: «Ho una stima molto grande per Petruccioli ma la decisione nostra è stata, in coerenza anche con quanto ha affermato il leader del Pd, di rinnovare». Affermazione alla quale Petruccioli replica, non senza nascondere una certa irritazione: «E perché, lui lo rappresenta?».

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