Abusa di una tredicenne e se ne vanta con gli amici
Si è tenuta tutto dentro per più di un anno, poi all'improvviso è esplosa e, in lacrime, ha raccontato tutto alla sua insegnante. Quell'uomo che l'accompagnava a scuola e l'aiutava a fare i compiti, l'amico di cui sua madre si fidava ciecamente in realtà abusava da tempo sessualmente di lei, le inviava messaggi d'amore col telefonino. E si vantava della sua relazione con gli amici. Vittima una ragazza che, all'inizio delle violenze, nel maggio del 2007, aveva solo tredici anni e che vive in un paese a poche decine di chilometri da Bologna. Ad approfittare di lei sarebbe stato un amico della madre che, operaia e separata, gli aveva praticamente affidato la figlia, convinta dai suoi modi gentili e disponibili. Lui, 41 anni, libero professionista con studio in città, era diventato un secondo padre per la ragazza: era sempre a casa sua, la accompagnava a scuola e le dava una mano con i compiti, fino ad aver conquistato la sua fiducia. Dopo poco tempo, però, le sue attenzioni erano diventate più insistenti, passando dai baci sulla guancia e dalle carezze a rapporti sessuali completi. La ragazza aveva tentato di allontanarsi da lui, causando la reazione stizzita da uomo tradito e geloso. Nel suo computer infatti la polizia postale ha trovato sms in cui le rimproverava di frequentare coetanei e le giurava amore eterno: «Quando sarai più grande, staremo sempre insieme», le aveva scritto. Una tensione che è esplosa nel settembre scorso, quando la vittima ha avuto una crisi nervosa mentre un sarto le prendeva le misure di un vestito per una recita scolastica. La ragazza ha raccontato tutto alla sua insegnante, che ha avvisato la madre, incredula, e la polizia. Le indagini sull'uomo sono scattate immediatamente e, nel suo computer, gli inquirenti hanno trovato ben più di una confessione. Conservava, infatti, oltre agli sms, chat, mail e messaggi vocali registrati per lei, oltre che conversazioni fatte con gli amici in cui si vantava della sua relazione e scendeva in particolari intimi, replicando alle loro preoccupazioni sempre con il fatto che «lei è consenziente», ignorando che le relazioni sessuali con persone sotto i 14 anni costituiscono comunque violenza sessuale presunta. L'uomo è stato arrestato due giorni fa ed è detenuto alla Dozza di Bologna. Verrà ascoltato nei prossimi giorni, ma le prove contro di lui sembrano schiaccianti, tanto che al momento del fermo non si è mostrato particolarmente sorpreso, forse ricordandosi quello che gli aveva detto un amico profetico: «Verrò a portarti le arance in carcere».