Piano edilizia, l'Udc ci sta
Casini: «Va bene ma attenzione all'ondata di abusivismo»
{{IMG_SX}}L'Udc ci sta.. «Non siamo pregiudizialmente contrari al cosiddetto piano casa annunciato da Berlusconi, ma vogliamo capire bene di cosa si tratta. Vogliamo essere sicuri che non dia la stura a una cementificazione selvaggia e che non scateni una nuova ondata di abusivismo»: parola di Pier Ferdinando Casini. Dunque le prime dichiarazioni che arrivavano dal partito centrista, e che segnalavano un'apertura, sono confermate. «Il piano - aggiunge Casini - potrebbe dare impulso al settore edilizio in grave crisi, ma deve essere conciliato con la tutela del territorio e deve salvaguardare le prerogative delle Regioni e degli enti locali in materia». Casini fa anche sapere di aver dato mandato al segretario del Lazio Luciano Ciocchetti, «esperto del settore», di approfondire con il governo i contenuti tecnici del provvedimento. E Ciocchetti affida a una nota diramata nel pomeriggio il suo giudizio: «Aspettiamo di leggere il provvedimento in merito prima di prendere una posizione sul "piano casa". Chiediamo risposte concrete riguardo l'edilizia pubblica e condanneremo la norma se provocherà solo abusi e speculazione». E aggiunge: «Il tema della casa è vissuto in modo drammatico da un numero elevatissimo di cittadini italiani i 550 milioni d'euro che sembrerebbero essere stati stanziati per il piano pubblico, sono sicuramente insufficienti per soddisfare tutti. Con la cifra indicata si riuscirebbe solo a garantire 6000 alloggi». Dunque, conclude Ciocchetti, «se l'aumento di cubatura nelle aree dove è già prevista edificazione dai piani regolatori generali, servirà a risolvere il problema degli alloggi a basso costo d'affitto, l'Udc sarà pronta a sposare in pieno il piano, in caso contrario e di speculazione ci opporremo fortemente». Mentre Franceschini fa sempre più il «signor no» e slitta verso sinistra, il centro dell'opposizione apre a Berlusconi. Paolo Bonaiuti, portavoce del premier, attacca: «Eravamo sicuri che Franceschini non avrebbe capito l'utilità del piano casa per il rilancio dell'economia. Ma che ripescasse le vecchie parole della "sinistra del no", questo ci sembra un po' troppo anche per lui». Raggiunto telefonicamente il sottosegretario alla presidenza aggiunge: «Non ha capito che è un provvedimento che aiuterà le famiglie, i proprietari di casa. E soprattutto le piccolissime imprese dell'edilizia, i fornitori degli arredi per i bagni, i negozianti, i dettaglianti. Non si tratta di grandi opere, ma di piccole ristrutturazioni. Non è difficile capire una cosa così elementare. Se il Pd continua sulla strada di dire sempre no ci fa solo un favore». Comunque, dal governo arrivano segnali positivi sull'apertura di Casini. Per esempio il sottosegretario ai Beni Culturali, Francesco Giro, mostra apprezzamento. «La disponibilità manifestata dal presidente Casini verso il piano casa che il governo si accinge a promuovere nel prossimo Consiglio dei ministri è un fatto rilevante», sottolinea Giro. «Avere affidato al collega Luciano Ciocchetti, di cui ho personalmente apprezzato la competenza come assessore all'urbanistica della Regione Lazio, è un segnale che l'Udc fa sul serio - aggiunge - e sta lavorando concretamente per esaltare ciò che di positivo e di concreto è possibile realizzare per superare la crisi e rilanciare l'economia nazionale».