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Pensioni, i sindacati contro l'Europa

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L'avvertimento,contenuto nella bozza di raccomandazione all'Italia che sarà approvata martedì dai ministri finanziari dell'Ue e portata sul tavolo dei leader europei il 19 e 20 marzo, arriva però nel giorno in cui l'Inps certifica il buon andamento dei conti del sistema previdenziale italiano: nel 2008 l'istituto ha messo a segno un avanzo finanziario di oltre 11 miliardi, un «boom» di oltre il 21% rispetto al 2007, e questo «grazie soprattutto alla crescita delle entrate contributive». Una risposta indiretta alle raccomandazioni di Bruxelles che contengono anche un'ulteriore considerazione: un'intervento sull'età di pensionamento delle donne, si legge nel documento comunitario, potrebbe «permettere di redistribuire la spesa sociale così da mettere in campo un sistema di sostegno alla disoccupazione più inclusivo e uniforme». Raccomandazione, questa, che arriva proprio nel bel mezzo del dibattito italiano sulla necessità di equiparare l'età di pensionamento delle lavoratrici pubbliche e sulle stesse proposte italiane di procedere a ritocchi nel sistema per finanziare gli ammortizzatori sociali. «Ci hanno chiesto questa cosa, adesso vediamo, stiamo dialogando» ha detto il premier, Silvio Berlusconi, commentando le ultime indiscrezioni trapelate da Bruxelles. Una posizione, questa, condivisa dal ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, che continua a ritenere non utile, soprattutto in questo periodo di crisi, mettere mano ad una riforma delle pensioni. «Non si può aggiungere insicurezza a insicurezza» ripete da giorni il responsabile del welfare che, pur considerando un errore la «controriforma» del governo Prodi, dice no a nuove riforme delle pensioni, no ad un riequilibrio dell'età pensionabile delle donne nel settore privato e che punta ad adeguarsi alle indicazioni della Corte europea sull'età delle donne della p.a. negoziando il più possibile con l'Ue e dopo aver aperto un confronto con il sindacato. È proprio dal sindacato, infatti, che arriva un coro di No alle nuove pressioni dell'Ue. «È davvero penoso che dall' Unione Europea arrivi l'ennesima raccomandazione ad intervenire sul sistema pensionistico, come se fosse un gioco di società» commenta il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni che avverte: «nessuno pensi di fare cassa con le pensioni.

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