«Direzione giusta Pensiamo agli affitti»
«Sono ancora indiscrezioni ma vanno nella direzione giusta». Corrado Sforza Fogliani, presidente di Confedilizia, l'associazione che raggruppa i proprietari di case, aspetta di vedere il testo del piano edilizia a cui sta lavorando Silvio Berlusconi: «Bisogna leggere perché gli interventi possono essere rimodulati in molti modi diversi e dunque non è possibile esprimere un parere compiuto. Al momento possiamo solo dirci soddisfatti che l'edilizia sia tornata al centro del dibattito». Il governo, tuttavia, sembra intenzionato a snellire le procedure. «E questo già mi sembra un buon punto di partenza. E sembra andare nella direzione giusta. Le affermazioni del presidente Berlusconi sono un segnale importante, che non potrà non esercitare benefici effetti, soprattutto sul piano psicologico. Ora bisogna capire il percorso». Entriamo nel merito. È favorevole o contrario all'abolizione delle concessioni edilizie che verrebbero sostituite da una perizia giurata? «In linea di massima siamo d'accordo perché è evidente che si tratta di un provvedimento che snellirebbe le procedure. Ora, però, vogliamo vedere a chi sarà applicata questa normativa. Se si tratta solo delle grandi costruzioni o delle piccole». Altro punto. La possibilità di aumentare le cubature dell'immobile senza particolari intoppi. Che ne pensa? «Anche qui possiamo essere favorevoli in linea di massima. Naturalmente si tratterebbe di un provvedimento molto positivo per chi ha di proprietà l'intero immobile. Se invece si tratta di comproprietà o addirittura di condomino la vedo di difficile applicazione». Presidente, Berlusconi sostiene che se l'edilizia va tutta l'economia va. «E certamente non siamo contrari a questo concetto. Le ripeto: dipende da come si modula l'intervento». Se lei potesse, che consiglio darebbe al capo del governo? «Di agire sugli affitti. Oggi gli immobili rendono pochissimo, quasi nulla. I due schieramenti principali, in campagna elettorale, avevano promesso che sarebbero intervenuti sulle locazioni ma finora non s'è visto nulla». Come si potrebbe intervenire? «Con la cedolare secca sui redditi di locazione. La nostra proposta è quella di introdurla al 20% per i contratti di locazione agevolati, il cui canone viene contrattato tra noi e i sindacati degli inquilini. Sarebbe meglio al 18% come è negli altri Paesi, ma andrebbe bene anche al 20. L'importante è agire». Intanto comprare casa oggi comincia ad essere un affare. «Lei dice? Non credo affatto. Guardi, l'acquisto di casa per investimento non esiste proprio più. Chi compra lo fa perché cerca la prima casa. Invece rivalutare gli affitti significherebbe incentivare le compravendite e soprattutto le ristrutturazioni. Avremmo sicuramente città più belle».