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Calabrò: «La base del ddl non cambia» Martedì il provvedimento in Aula

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Maggioranzae opposizione sono al lavoro: nel comitato di confronto informale, convocato per la mattinata del 10 marzo in commissione, al quale parteciperanno i sei capigruppo e il relatore del ddl Raffaele Calabrò, si scopriranno tutte le carte, per vedere su quali punti sarà possibile una convergenza. Il Pdl, però, è chiaro: «Tentiamo la mediazione - dice Calabrò - ma non rinunciamo alla filosofia alla base del disegno di legge». Anche dall'opposizione emerge la necessità di sostenere il dialogo. Così il capogruppo del Pd in commissione Sanità, Dorina Bianchi, commenta: «C'e un dialogo aperto che a questo punto penso che avrà un risvolto positivo mentre sulle altre questioni il confronto continua. C'è una indicazione di fondo sul consenso informato che risponde alle sollecitazioni che erano venute dalla commissione Affari costituzionali del Senato». Per il resto, a cominciare dal tema dell'alimentazione , «le posizioni sono note: la maggioranza ha le sue proposte, noi le nostre, formalizzate in emendamenti». Dichiarazioni che venivano rilasciate proprio mentre alla direzione del Pd qualcuno proponeva di mobilitarsi per organizzare una manifestazione nazionale di piazza per illustrarerare le posizioni del partito sui temi eticamente sensibili come il testamento biologico.

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