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Bio testamento, martedì si vota in Senato

L'aula del Senato

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Un incontro informale con tutti i capigruppo della commissione Sanità per cercare di arrivare in aula con soluzioni condivise sul ddl Calabro' sul testamento biologico. A darne notizia è stato lo stesso Tomassini che, al termine dell'ufficio di presidenza, ha sottolineato come l'invito sia stato accolto all'unanimità e "gradito dall'opposizione" ed ha spiegato: a fronte di un testo molto ampio contenente tutti gli emendamenti, "c'è stata una mia iniziativa personale, un invito a porte chiuse ai presidenti dei gruppi in commissione e ai relatori per valutare , in un confronto sereno, tutti i possibili elementi di accordo". Se si arriva a "soluzioni condivise su una base più ampia ciò sarà utile a tutti i cittadini" ha detto ancora il presidente della commissione Sanità per il quale, se si riuscirà a concludere il lavoro, "sarà un momento di orgoglio per la commissione". Nell'incontro "esclusi i riflettori, alcuni protagonismi e fondamentalismi sono convinto che riusciranno a trovare magari sottili fili per una migliore coesione su temi che riguardano tutti".   "L'ufficio di presidenza ha stabilito un calendario molto rigido e molto importante a partire da martedì. Si è però convenuto di fare una riunione informale di tutti i capigruppo presenti in commissione, più il presidente e il relatore, al fine di concordare possibili elementi comuni tra testo e emendamenti nella mattinata di martedì. Le operazioni di voto inizieranno a partire da martedi' pomeriggio alle 14,30, secondo un calendario che prevede per tutti i giorni le notturne e riunioni continuative negli spazi lasciati liberi dall'aula". Sulla riunione informale, Tomassini ha poi spiegato, parlando con i giornalisti, "che si tratta di un comitato di confronto che non ha nessuna ufficialità, ma che intendo io come presidente cercare di promuovere per vedere quanti punti di accordo sono possibili sulla legge. E' un invito particolare del presidente ai capigruppo nominati in commissione". Polemico D'Alema. "Se non si corregge questa proposta mostruosa, il rischio è fare una norma che ci mette al di fuori dei Paesi Civili". Così Massimo D'Alema, alla registrazione della trasmissione 'Istantanea', che andrà in onda stasera su La 7 a proposito del testamento biologico. Che la nutrizione forzata non sia un trattamento medico è una tesi "che non ha fondamento scientifico. La nutrizione forzata è un trattamento medico e credo che, se imposta contro la volonta' espressa, magari per iscritto con il testamento biologico, sia incostituzionale".

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