Bio-testamento, presentate le modifiche
La maggioranza presenta stamane due emendamenti sul testamento biologico e si dichiara disposta ad accogliere alcuni emendamenti dell'opposizione, nell'ottica di "uno sforzo per arrivare a un testo condiviso" da presentare in aula il 19 marzo. L'opposizione ringrazia per le dichiarate 'aperture' ma si riserva di verificare se queste "sono reali e sostanziali o solo di facciata". Adesso la palla passa proprio all'opposizione, che entro stasera alle 20 dovra' presentare i propri subemendamenti, che saranno votati in commissione a partire da domani mattina. I tempi sono stretti, dunque. La maggioranza, con il presidente Antonio Tomassini, sfoggia ottimismo. "il relatore ha proposto una riformulazione degli articoli 1, 2 e 3 e poi ha indicato alcuni emendamenti al testo dicendosi favorevole ad accettarli. Mi è sembrato che la volontà costruttiva abbia fatto un bel passo avanti e questo lascia pensare che anche sugli emendamenti ci sia un dibattito importante ma senza ostruzionismo". Alcuni "momenti di convergenza" sono stati sottolineati anche dal sottosegretario Eugenia Roccella, "soprattutto dopo il caso di Eluana Englaro che ha rappresentato uno spartiacque. Il primo momento di convergenza - spiega conversando con i giornalisti - e' l'urgenza di fare questa legge. Io spero che non ci sia piu' nemmeno il sospetto di un atteggiamento ostruzionistico e che si rispettino gli accordi e gli impegni presi. Quindi ho ricordato che su questo c'e' stata un'esposizione forte da parte del governo ma anche impegni presi da maggioranza e opposizione”. "Insomma - conclude il sottosegretario Roccella - c'è uno sforzo di condivisione ampia, anche se non tutto si puo' mediare, le divisioni ci sono, non siamo passati da un giorno all'altro al 'vogliamoci bene'". Intanto il relatore di maggioranza Raffaele Calabrò, nei due emendamenti depositati stamane in commissione, ha voluto dare uno stop ai trattamenti straordinari non proporzionati, non efficaci o non adeguati alle condizioni del paziente. Via anche la figura del notaio che sara' sostituito, nel raccogliere le dichiarazioni anticipate di trattamento, dal medico curante. Calabro' in sostanza ha eliminato i primi tre articoli del ddl sostituendoli con un articolo unico in tre commi. "Una formulazione - ha detto ai giornalisti - più chiara e senza ombra di equivoci, che accoglie in qualche modo anche i suggerimenti del parere espresso ieri dalla Commissione Affari costituzionali". Prudenza da parte dell'opposizione, che non si accontenta dellla dichiarazioni ma vuole vedere i fatti. "L'emendamento della maggioranza c'è stato appena consegnato - frena la capogruppo Pd in commissione Dorina Bianchi - e dobbiamo leggerlo con attenzione. Il relatore Calabrò ha dato un'apertura: vediamo se è sostanziale o soltanto formale. Noi di questo ne prendiamo atto. Naturalmente i tempi sono brevissimi: noi dobbiamo iniziare a votarlo domani mattina, quindi quella di oggi sara' una giornata intensa di esame dell'emendamento presentato dal relatore che annulla ben tre articoli e li riunisce in uno". Per quanto riguarda gli emndamenti che stasera presentera' l'opposizione, la Bianchi ha ricordato che " ogni parlamentare può presentare propri emendamenti, ma l'orientamento ovviamente e' che il gruppo del Pd lavori per emendamenti comuni e condivisi". Molto critica la radicale Donatella Poretti, che non vede proprio "dove sia questa supposta apertura della maggioranza". "Un modo di lavorare - accusa - che non e' dei migliori e dei piu' sereni nonostante le grandi dichiarazioni sul fatto che il clima deve essere sereno e aperto".