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Ikea sfida la crisi: 1000 assunzioni

Roberto Monti, amministratore delegato di Ikea Italia

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{{IMG_SX}}Ikea, la multinazionale del mobile fai da te è pronta ad aprire quattro nuovi punti vendita, tre nel Nord e uno nel Mezzogiorno, che creeranno mille posti di lavoro entro la fine del 2009. Ad annunciare l'investimento, che si aggira attorno ai 200 milioni di euro, è stato ieri l'amministratore delegato del ramo italiano del gruppo, Andrea Monti, nel corso della presentazione del "Report 2008 su responsabilità sociale e ambientale". L'ad ha assicurato l'avvio di un progetto che prevede tra la la primavera e l'estate l'inaugurazione dei nuovi punti vendita di Rimini, Baronissi (Salerno) e Collegno (Torino). Il centro Ikea a Villesse (Gorizia) sarà realizzato, invece, entro l'autunno del 2009. Non sarà solo questo l'apporto positivo che arriverà dai quattro nuovi parallelepipedi blu al tessuto economico dei territori in cui nasceranno. Le stime della multinazionale parlano, infatti, di un indotto commerciale di circa 100/120 posti nei servizi di supporto alla vendita per ogni punto. E commesse alle aziende locali che complessivamente, tra nuovi e vecchi centri, significano altri 1500 occupati. Un segnale, quello della volontà di crescere nel territorio italiano, che avviene nell'esatto momento in cuio molte altre multinazionali chiudono stabilimenti e tagliano personale. Ma la scommessa è aperta anche perché, come ha spiegato Monti, il calo dei consumi conseguente alla crisi economica internazionale si è comunque fatto sentire anche nel settote in cui opera Ikea. «Abbiamo visto abbassarsi la domanda ma abbiamo mantenuto la nostra espansione», ha affermato l'amministratore delegato. A motivare lo sforzo finanziario pianificato dal gruppo scandinavo il buon livello di fatturato finora registrato dai negozi Ikea in tutta Italia. Nell'ultimo anno fiscale, chiuso ad agosto 2008 (prima cioè dell'accelerazione della crisi), il gruppo nel territorio nazionale ha segnato un fatturato di 1,334 miliardi di euro, con un incremento del 5,8%. Un ritmo di crescita positivo ma comunque in rallentamento dopo che era sempre stato a due cifre e nel 2007 aveva registrato un più 12%. I crolli finanziari ed economici in atto. però, non spaventano l'azienda. «Continueremo sulla strada del prezzo basso a prescindere dalla crisi. La nostra offerta - ha aggiunto Monti - si sposa bene con il fabbisogno di oggi, la gente ora è più sensibile a come spendere i soldi». E ha ricordato che negli ultimi dieci anni Ikea ha ridotto i prezzi del 25%. Monti ha, inoltre, rivelato che il colosso svedese continuerà ad aprire negozi nella Penisola: «È in cantiere il terzo punto di vendita a Milano e a Roma, vorremmo aprire anche a Pescara». Ma ha precisato: «C'è sempre incertezza in Italia quando si fa espansione, ci sono ostacoli infrastrutturali che rallentano spesso i tempi». L'ad si è riferito, in particolare, alla complessità dell'iter normativo per la realizzazioni di costruzioni oltre i 10.000 metri quadrati.

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