Scioperi, via libera alla riforma
Il Consiglio dei ministri ha dato via libera al ddl delega di riforma degli scioperi nel settore dei trasporti. Il Cdm è iniziato questa mattina alle 10 a Palazzo Chigi: all'ordine del giorno della riunione odierna, alla quale non ha partecipato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, colpito da un grave lutto in famiglia, c'era il ddl delega sul diritto allo sciopero nel servizi di pubblica utilità messo a punto dal ministro del Welfare, Maurizio Sacconi. La riforma della regolamentazione degli scioperi per il momento riguarda solo il settore dei trasporti. Sul provvedimento il governo è alla ricerca del maggior consenso possibile ma, come ha precisato il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, non si accettano veti. Ieri il leader della Cgil Guglielmo Epifani,aveva avvertito l'Esecutivo a stare attento e a non introdurre «forzature» in una materia così delicata e costituzionalmente garantita. "Sia lo sciopero virtuale che l'adesione individuale allo sciopero saranno disciplinati dalla contrattazione". A precisarlo è il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, nel corso di una conferenza stampa al termine del Cdm che ha dato il via libera al Ddl delega. "Lo sciopero virtuale sarà disciplinato dalla contrattazione perchè potrà essere effettuato in varie modalità, con o senza la trattenuta dal salario", ha affermato il ministro, aggiungendo che "in questo caso deve esserci un danno anche per la controparte, più che proporzionato alla rinuncia dei lavoratori". "La protesta virtuale - ha aggiunto Sacconi - per esempio si potrà fare con una fascia al braccio, comunque, ha ribadito, "saranno le parti a disciplinarlo. Stesso discorso per l'adesione individuale che è rinviata alla contrattazione collettiva". "Ci siamo limitati al settore dei trasporti - ha spiegato ancora Sacconi - perchè è in questo ambito che si sono manifestate criticità. Lo strumento del ddl delega servirà non solo per mettere a punto altri dettagli, ma anche come ulteriore strumento di coinvolgimento delle parti sociali", che saranno sentite anche durante la discussione in Parlamento. Sacconi ha aggiunto che anche al momento del varo dei decreti legge delegati "la via preferibile è quella contrattale". "Una più efficace conciliazione tra il sacrosanto e tutelato diritto di sciopero e la libera circolazione delle persone. Abbiamo operato per tutelare ogni diritto", ha detto il responsabile del Welfare. "Abbiamo scelto un percorso molto cauto, il Parlamento ascolterà le parti sociali e si applicheranno le deleghe sentendo le parti sociali", ha fatto sapere il ministro. "Preoccupazione e critiche pregiudiziali che hanno parlato di soluzioni autoritarie sono assolutamente fuori luogo. Non c'è stata nessuna posizione autoritaria, dire questo è fuori luogo".