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Pdl, comincia il conto alla rovescia

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E non solo. Come sempre accade in queste situazioni, si ipotizzano spostamenti, si immaginano ruoli, si pensano futuri incarichi. Tutto parte dalla notizia del triumvirato Verdini-La Russa-Bondi a guida del Pdl. Entrando a farne parte, e quindi volendo occuparsi a tempo pieno del partito, il ministro Bondi dovrebbe lasciare il suo incarico di governo. La domanda, quindi, che da qualche giorno circola sempre più insistemente negli ambienti di Palazzo è: chi prenderà il suo posto? Il toto-nomine è già cominciato. Due i nominativi che, da quanto raccontano fonti pidielline, si starebbero contendendo la poltrona da ministro: Paolo Bonaiuti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e portavoce del governo, e Gaetano Quagliariello, vicecapigruppo Pdl al Senato. Nel caso in cui fosse il primo a prendere il posto di Bondi, Denis Verdini potrebbe subentrare a Bonaiuti alla Presidenza del Consiglio. Tutte voci, ancora. E per sapere come andrà a finire bisognerà aspettare l'ultima parola del presidente Berlusconi. Intanto, ieri, si è dato corso all'impegno preso qualche settimana fa da Berlusconi e Fini di vedersi a pranzo ogni martedì, per rappresentare in modo plastico la co-leadership del Pdl che nasce. Con l'indiscussa presidenza del premier e un ruolo determinante, pur nel rispetto della carica istituzionale che ricopre, anche per il presidente della Camera. Pdl, intercettazioni, equilibri nel Pd dopo Veltroni e con la nuova segreteria Franceschini, Rai: di tutto questo hanno parlato i due nell'appartamento del presidente della Camera a Montecitorio. Trovandosi pienamente d'accordo sull'idea di «andare avanti in modo sollecito e senza slittamenti» verso il congresso fondativo del Pdl del 27 marzo. «I tempi sono stretti - ha spiegato Fini stesso - ed abbiamo affrontato i problemi tecnici. Per esempio si deve mettere in piedi una segreteria che gestirà i lavori». Dopo i rovesci nel Pd - con il passaggio della segreteria dalle mani di Walter Veltroni a quelle di Dario Franceschini - il leader di Forza Italia e quello di An si sono confrontati anche sui nuovi scenari che si aprono per il centrodestra. «Noi abbiamo la maggioranza ed abbiamo il dovere di andare avanti, di decidere e di governare», ha insistito il premier. Altro argomento sul tappeto i nuovi assetti della Rai. Berlusconi e Fini ne hanno parlato, restando in attesa delle proposte dell'opposizione, che ha chiesto un "time-out" di una settimana sulle scelte per Viale Mazzini.

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