«Gli Stati Uniti dovevano muoversi con più anticipo»

Secondo il ministro ci sarebbe voluto «coraggio» e questo «avrebbe dato un effetto di fiducia e sarebbe costato molto meno». Tremonti, però, ha sottolineato che non tutto è perduto perché dall'attuale crisi «emergeranno delle opportunità» e ci sarà «una spinta ad una rivoluzione industriale». Il ministro ha poi aggiunto che sorgerà «un mondo scientificamente più sviluppato, diverso e rinforzato da nuove tecnologie. È finito il mondo convinto di creare felicità e ricchezza a mezzo del debito, la ricchezza si crea con il lavoro». Il ministro non ha poi mancato di lanciare una «frecciata» ai media colpevoli, secondo lui, nel momento della crisi «di un'ossessiva, parossistica, ripetitiva meccanica della comunicazione». Tremonti ha argomentato che «c'è stata un'eccessiva esagerazione in tutto il mondo: non si deve far censura, ma non si deve neanche sublimare la logica per cui le uniche notizie sono le cattive notizie».