Pd diviso sul testamento biologico
Il Pd non ha ancora trovato un punto di incontro in tema di alimentazione e idratazione artificiale, anche se la linea del gruppo è quella espressa nell'emendamento a prima firma Anna Finocchiaro (e sottoscritta anche dai vice Zanda e Latorre), che prevede che "nell'ambito del principio dell'autodeterminazione, nel rispetto dell'art. 32, secondo comma, della Costituzione, è ammessa l'eccezionalità del caso in cui la sospensione di idratazione e nutrizione sia espressamente oggetto delle dichiarazioni anticipate di trattamento". La capogruppo Dorina Bianchi, che punta a una mediazione, ha deciso quindi di non sottoscrivere l'emendamento Finocchiaro dato che in materia il Pd è ancora diviso. Prova ne sia - spiega - "l'emendamento presentato da Francesco Rutelli, che vieta in ogni caso lo stop". In attesa di un confronto domani alle 11 e del prosieguo del lavoro della Commissione - spiega Bianchi - "io non ho sottoscritto nessuno di questi emendamenti perchè voglio restare neutra cercando, fin dove è possibile, di arrivare a un'ulteriore mediazione". Rutelli d'altro canto tenta la mediazione su alimentazione e dell'idratazione artificiali. Alla scadenza dei termini per la presentazione degli emendamenti in Commissione Sanità al Senato, stamane, Rutelli, a quanto si apprende infatti da fonti a lui vicine, si è attivato "per cercare di avvicinare le posizioni tra le parti e favorire un accordo tra gli schieramenti" sulle 'dichiarazioni anticipate di trattamento' (Dat). In particolare, l'ex leader della Margherita ha presentato un suo emendamento nel quale si conferma che "alimentazione e idratazione sono forme di sostegno vitale" e quindi non figurano nella Dat. Ma che il medico ("cui spetta la decisione finale" attraverso una "interazione e comune valutazione con il fiduciario e i familiari") nella loro "modulazione e somministrazione" deve valutare le aspettative di sopravvivenza, le condizioni del paziente e non deve "dar corso ad accanimento terapeutico". "Sul testamento biologico le crociate dell'uno o dell'altro schieramento non serviranno a nulla, anzi creeranno solo confusione. L'auspicio è che si arrivi ad una legge la più equilibrata e condivisa possibile nel solco della difesa della vita". Lo afferma il ministro per l'attuazione del Programma Gianfranco Rotondi.