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Il ritorno dello "scudocrociato"

Democrazia Cristiana

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Sono gli ex Dc, quelli che ai tempi della fine della prima Repubblica non occupavano posti di prima fila ma che hanno fatto a tempo a formarsi alla scuola dello scudocrociato. Erano consiglieri comunali, sindaci, portaborse. Ma hanno «respirato» l'aria di quella che resta la più grande scuola politica italiana. L'ultimo arrivato al vertice è il neosegretario del Pd Dario Franceschini, entrato nella Dc con l'elezione a segretario di Benigno Zaccagnini e poi eletto, nel 1980, consigliere comunale a Ferrara. Ma il dibattito politico di questi giorni «gira» anche attorno a due nomi — Pier Ferdinando Casini e Clemente Mastella — che alla scuola dello scudocrociato hanno studiato molto. L'attuale leader dell'Udc è stato prima delfino di Antonio Bisaglia e poi diventò fra i più stretti discepoli di Arnaldo Forlani, il quale, dopo essere arrivato alla segreteria del partito, lo scelse nella direzione nazionale. Oggi Casini, specialmente dopo la crisi che ha investito il Pd, è diventato uno dei «pezzi» più pregiati del mercato politico. Corteggiato tanto dal centrosinistra — in particolare da Francesco Rutelli e da Enrico Letta — quanto dal centrodestra. Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera, lo ha detto chiaramente: non chiudiamo le porte all'Udc, proviamo alleanze anche oltre le amministrative. Clemente Mastella è invece l'uomo che più fa discutere per il suo ritorno nel centrodestra. Ma con lui e con Ciriaco De Mita (anche quest'ultimo recuperato alla maggioranza e suo «padrino» politico nella Dc) il Pdl ha di fatto chiuso la possibilità per il Partito Democratico di avere qualsiasi possibilità di vittoria in Campania. Enrico Letta è forse il più giovane degli ex Dc (a 26 anni è stato Presidente dei Giovani democristiani europei) che hanno un posto di rilievo nella politica nazionale. E potrebbe proprio essere lui il successore di Franceschini alla segreteria del Pd visto che uno come Massimo D'Alema non ha mai nascosto simpatie nei suoi confronti. Anche nel governo Berlusconi non mancano esponenti di scuola democristiana nei posti chiave. A cominciare dal ministro dello sviluppo economico Claudio Scajola che come esponente della Dc venne eletto sindaco di Imperia, fino a Gianfranco Rotondi, ministro per l'attuazione del programma, attuale segretario del partito che alla Balena Bianca si rifà anche nel nome, la Dca, e che nello scudocrociato degli anni '80 era vicino alle posizioni di Gerardo Bianco in contrapposizione a Ciriaco De Mita. Ma anche a livello amministrativo gli ex Dc hanno conquistato posizioni di primo piano. Come a Roma dove Mauro Cutrufo, anche lui un passato nella Dc, è diventato vicesindaco con Gianni Alemanno.

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