Berlusconi: "Stiamo meglio di altri"
E questo è dato da «un sistema bancario solido che non è stato toccato dai titoli tossici, dall'alta propensione al risparmio delle famiglie e da un sistema di protezione sociale che garantisce a chi perde il lavoro la totale assistenza sanitaria e il 70% della sua retribuzione». Berlusconi al vertice di Berlino con il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha voluto ridimensionare gli allarmi lanciati nei giorni scorsi, prima dalla Confindustria e poi dalla Banca d'Italia. Ha replicato anche alle accuse di non aver fatto abbastanza: «Abbiamo agito tempestivamente contro la crisi destinando 40 miliardi». Quanto ai Tremonti-bond messi a disposizione delle banche per aumentarne il patrimonio, Berlusconi ha precisato che finora nessun istituto di credito ha approfittato di questa disponibilità. Ma il premier ne ha sollecitato l'utilizzo giacchè «il problema non è solo quello di aumentare la propria solidità ma anche di dare maggior flusso di credito alle imprese». Berlusconi ha poi allargato il discorso allo scenario internazionale. Il vertice di Berlino al quale hanno partecipato oltre all'Italia, la Germania, la Francia, l'Inghilterra, l'Olanda e la Spagna, è servito per preparare il G20 di Londra del 2 aprile e il G8 estivo sotto la presidenza italiana. Si tratta quindi di passaggi per creare larghe convergenze sulla strategia da usare contro la crisi. Il premier ha sottolineato la necessità di «una azione coordinata anche con Cina e Stati Uniti» per rescrivere nuove regole valide per tutti e ha proposto di mandare una delegazione europea, forse in aprile, presso l'amministrazione americana proprio «per trovare un accordo con loro su ciò che decideremo al G20». Il vertice si è concluso con l'accordo unanime di andare verso un sistema di global legal standard, cioè un sistema di regole condivise che dovrebbe mettere al riparo anche da tentazioni protezionistiche. Ma veniamo alle misure concordate. Si è dato il via libera ad una supervisione di tutti i prodotti finanziari, inclusi gli hedge funds, i fondi di investimento ad alto rischio che dovranno essere soggetti ad obblighi di registrazione. Inoltre ci saranno sanzioni per punire i paradisi fiscali e quanti non cooperano con ciò che i governi decidono. L'Europa chiederà alla nuova amministrazione americana il raddoppio delle risorse per il Fondo Monetario internazionale (si è parlato di 500 miliardi di dollari) in modo da aiutare i propri membri in difficoltà. Concordato anche l'obbligo di registrazione e supervisione delle agenzie di rating. Inoltre le banche dovranno creare risorse cuscinetto addizionali nei momenti positivi. Ci sarà, infine, una nuova carta globale per l'economia. Il primo ministro britannico, Gordon Brown ha sottolineato che «la priorità è salvaguardare i posti di lavoro. Serve un patto a livello mondiale e un nuovo accordo verde, un green deal. Ma l'importante è restare uniti». Sarkozy invece ha parlato di «misure strutturali da prendersi nel G20 che non può assolutamente fallire». Per la cancelliera tedesca Angela Merkel «la crisi si può risolvere solo a livello internazionale perchè solo così si ricostruisce la fiducia nei mercati». Resta però ancora insoluto il problema del tracollo borsistico che ha colpito gli istituti bancari dei Paesi dell'est e che ha riflessi anche sugli istituti di credito occidentali.