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Silvio international, domani la telefonata con Obama

Barack

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Il premier italiano e il presidente Usa si sentiranno dunque dopo le polemiche scoppiate soprattutto in Italia su una battuta pronunciata dal Cavaliere il 5 novembre scorso quando, nel corso di una visita a Mosca disse: Obama è «bello, giovane e abbronzato» e quindi «ha tutto per andare d'accordo» con il presidente russo Dmitri Medvedev. Il colloquio dovrebbe mettere a tacere le indiscrezioni fatte circolare circa il raffreddamento nei rapporti. Non è così. Visto che, spiegano fonti diplomatiche, la telefonata è stata anzitutto richiesta da Obama. Anche perché il Cavaliere in questo momento ha una duplice veste: è il capo del governo italiano e allo stesso tempo è il presidente del G8. I due parleranno soprattutto di crisi economica visto che proprio in questi giorni si stanno definendo gli argomenti del vertice della prossima estate che si terrà sull'isola della Maddalena. La linea Italia-Usa, tuttavia, almeno per Berlusconi si sta facendo calda: la settimana prossima, martedì per la precisione, incontrerà la speaker del Congresso, Nancy Pelosi. In generale quello che si sta aprendo è un momento particolare per il presidente del Consiglio. La sua agenda si sta infittendo di appuntamenti internazionali. Oggi per esempio vedrà a pranzo il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen e a cena Hosni Mubarak, il presidente egiziano. Crisi economica e Medio oriene: sicuramente parleranno anche di questo Berlusconi e Obama. Che potrebbero avere a breve anche un incontro bilaterale. Le rispettive diplomazie sono già al lavoro. Di sicuro Obama finora non ha ancora avuto incontri con leaders europei e non c'è dubbio che siano in tanti che stiano scalpitando in queste ore per ottenere il primato. Non si tratta solo di ottenere un appuntamento bensì di mettersi in pole position nei rapporti con la nuova presidenza americana. Il riferimento a Nicolas Sarkozy non è casuale. Il presidente francese è molto attivo e in prima persona sul Medio Oriente tanto da aver caratterizzato proprio la sua leadership su un nuovo rapporto tra Europa e Stati Uniti. L'occasione potrebbe essere il prossimo vertice G20 che si terrà a Londra nei primi giorni di aprile. Sarà il primo viaggio europeo di Obama in qualità di presidente Usa. Subito dopo si recherà a Strasburgo per il vertice Nato. Probabilmente in uno dei due summit Berlusconi dovrebbe riuscire a vedere il successore di George Bush faccia a faccia. Obama dal canto suo è alle prese con le difficoltà interne e ha fatto appello al Congresso perché approvi «immediatamente» il piano di stimolo, che passerà al vaglio della Commissione Procedurale del Senato. Se si continuerà con «i ritardi e la paralisi a Washington - ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti - il disastro si aggraverà». «Il piano di stimolo è delle dimensioni giuste, ha l'obiettivo giusto e fissa le priorità adeguate per la creazione di posti di lavoro e la ripresa dell'economia» ha dichiarato Obama.

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