Senato, via libera alla mozione del Pdl
Via libera del Senato alla mozione del Pdl sulla fine vita. Sulla mozione Gasparri, Francesco Rutelli ha chiesto di procedere su parti separate. Dunque la premessa ha ottenuto 159 voti e 104 contrari. Il dispositivo, invece, ha ottenuto 164 voti favorevoli, 100 contrari e un'astensione. Il testo "impegna il governo a garantire che in attesa dell'approvazione di una completa e organica disciplina legislativa in materia di fine vita, l'alimentazione e l'idratazione, in quanto forme di sostegno vitale e fisiologicamente finalizzate ad alleviare le sofferenze, non possono in alcun caso essere negate da chi assiste soggetti non in grado di provvedere a sè stessi". Il testo aveva ottenuto il parere positivo del governo. Maurizio Gasparri ha commentato con soddisfazione l'approvazione al Senato della mozione sulla fine vita di cui è primo firmatario. "Anche non siamo riusciti a evitare la tragedia" di Eluana Englaro, ha detto ai giornalisti, "abbiamo indicato una direttrice che non potrà essere ignorata". Si tratta, ha insistito, di un indirizzo importante per tutti i casi analoghi". Il testo "impegna il governo a garantire l'alimentazione e l'idratazione, in quanto forme di sostegno vitale e fisiologicamente finalizzate ad alleviare le sofferenze, non possono in alcun caso essere negate da chi assiste soggetti non in grado di provvedere a sé stessi". In aula è stato tolto un passaggio che restringeva la richiesta alla fase transitoria in attesa dell'approvazione di una legge organica. Gasparri ha poi "apprezzato il dissenso di alcuni senatori dell'opposizione" e in particolare "Francesco Rutelli che ha votato" con il Pdl la seconda parte della mozione. In aula hanno annunciato il loro appoggio aperto al testo della maggioranza i senatori del Pd Lucio D'Ubaldo, Emanuela Baio e Claudio Gustavino. "La fine repentina di Eluana Englaro - afferma Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del PdL - dimostra che si è lavorato per una morte, la più rapida possibile, per mettere il Parlamento di fronte al fatto compiuto. Adesso, comunque, per evitare che un settore della magistratura faccia altre forzature e guasti e che il caso Englaro possa ripetersi, è indispensabile una sollecita approvazione di una legge sul testamento biologico lungo le linee della mozione approvata al Senato. Infine, da laici respingiamo l'identificazione del laicismo con una sorta di cultura della morte".