Beppino Englaro: ora voglio stare solo
Sono le prime parole rilasciate dal padre di Eluana ai cronisti che sono riusciti a raggiungerlo al telefono nella sua abitazione. Ad avvertirlo della morte della figlia è stato l'anestesista Amato De Monte, il medico che si era offerto di accompagnare Eluana fino alla fine dei suoi giorni e che è accorso nella sua stanza quando il cuore ha smesso di battere. Beppino, ricordando le parole di Eluana «la morte fa parte della vita», ha aggiunto: «Non dovete preoccuparvi di me, ora voglio stare solo, non voglio parlare con nessuno. L'unica cosa che chiedo ai veri amici è di non cercarmi. Sono fatto così, chiedo che mi rispettino in questo modo». Ma ieri sera e per tutta la notte Beppino non è stato solo. Le persone che hanno sostenuto la sua battaglia e che in questi ultimi quattro giorni si erano radunati fuori dalla clinica «La Quiete» di Udine hanno alzato più in alto, tra le lacrime, i cartelli e gli striscioni «pro-Beppino». Probabilmente, però, lui non avrebbe apprezzato gli applausi scrocianti della folla alla notizia della morte. Di certo non l'ha graditi quell'altra metà di gente che ha sperato fino alla fine che Eluana non morisse. E così, dopo gli applausi, la polizia è dovuta intervenire per evitare che lì fuori finisse in rissa. Il sindaco di Udine, Furio Honsell, esprimendo il suo cordoglio e quello di tutta la città al papà di Eluana, ha ricordato «la lezione di dignità che lui e sua moglie hanno saputo dare in questi 17 lunghi anni». Mario Riccio, amico di vecchia data di Beppino e medico - fu lui a staccare il respiratore di Piergiorgio Welby - ha dichiarato: «Oggi è morta la figlia di un amico. È stata fatta la volontà di Eluana Englaro e quella di uno stato di diritto. La volontà di Eluana è stata rispettata come quella di Piergiorgio Welby. Abbiamo assistito a una grande violenza e a un finale politicizzato». Allo stesso modo il professor Vittorio Angiolini, legale della famiglia, ha voluto lanciare un appello: «Lascino tranquillo Beppino Englaro. Non l'hanno lasciato mai tranquillo. Gli hanno fatto addirittura vivere questo ultimo drammatico momento con i carabinieri intorno alla figlia: ora lo lascino in pace». Eluana, come ha precisato il neurologo Defanti: «È morta all'improvviso ed è una cosa che non prevedevamo». Beppino è stato determinato fino all'ultimo momento. Una settimana fa aveva anche preso contatti con il parroco di Paluzza, sempre in Friuli, il paesino di origine della famiglia, per lo svolgimento della cerimonia funebre. Quella richiesta - durante la quale Beppino polemizzò vivacemente con il sacerdote circa la posizione presa dalla Chiesa in questa vicenda - aveva lasciato gli abitanti di stucco. In tarda serata non c'è stato più posto per favorevoli o contrari alla morte. Nessun applauso, nessuna protesta. Non c'è stato più bisogno delle forze dell'ordine. La polizia si è ritirata in un angolo. I carabinieri hanno lasciato il capezzale di Eluana. In tarda sera anche le campane della cittdina hanno taciuto. Tutti hanno taciuto e hanno scelto, nel finale, di unirsi alla preghiera delle suore di Lecco che l'hanno accudita per una vita. Eluana era morta.