Il Papa: "Dalle malattie si può sempre guarire"
Dalla finestra del Palazzo Apostolico, Benedetto XVI nel suo Angelus non proferisce mai il nome di Eluana, né fa alcun riferimento diretto al caso della ragazza in coma irreversibile su cui in questi giorni si interrogano intensamente la politica e le coscienze individuali. Ma le parole del Papa, pronunciate proprio nella giornata dedicata alle sofferenze dei malati, non possono che essere messe in relazione con la drammatica vicenda della giovane donna ricoverata nella clinica di Udine. D'altra parte piazza San Pietro è in buona parte occupata dagli attivisti dell'associazionismo cattolico, che sventolano decine di grandi bandiere bianche e verdi con le scritte «In difesa della vita» e intonano cori che inneggiano a Eluana. Benedetto prende spunto dal Vangelo domenicale, che narra proprio di una serie di guarigioni miracolose operate da Gesù, e ammonisce: «L'esperienza della guarigione dei malati ha occupato buona parte della missione pubblica di Cristo e ci invita ancora una volta a riflettere sul senso e sul valore della malattia in ogni situazione in cui l'essere umano possa trovarsi». La vita ha sempre un senso, anche nelle contingenze più dolorose e drammatiche, dice il Papa; essa va perciò tutelata proprio nei momenti in cui appare più indifesa, abbandonata, bisognosa di cure. «Quando siamo provati dal male e le nostre preghiere sembrano risultare vane - ha spiegato Benedetto - sorge allora in noi il dubbio ed angosciati ci domandiamo: qual è la volontà di Dio? Proprio a questo interrogativo che troviamo risposta nel Vangelo». La risposta evangelica è quel «sì» alla vita invocato anche dai fedeli che ascoltano l'Angelus: «Nessuno di noi si aspettava che il Santo Padre intervenisse espressamente riguardo Eluana - commentano dal gruppo degli aderenti al Popolo della Vita - ma quello di questo Papa ancora una volta è l'unico linguaggio in cui figurano chiaramente concetti quali la dignità della persona e l'incondizionata protezione dell'esistenza umana. Noi cattolici abbiamo il dovere di non tacere di fronte allo scempio che si sta perpetrando». Nelle parole di Benedetto, infatti, la predicazione di Gesù e le guarigioni che egli ha operato sono sempre unite, a formare un unico annuncio di speranza e di salvezza: la salvaguardia della vita diviene così parte integrante del messaggio di Cristo e del suo Vicario. La conferma che la Santa Sede segua molto attentamente gli sviluppi del caso di Eluana arriva poi da un colloquio telefonico, avvenuto sabato, tra il presidente della Repubblica Napolitano e il cardinale Tarcisio Bertone. Il Segretario di Stato vaticano, pur ribadendo la volontà di non interferire nelle vicende italiane, ha espresso infatti a Napolitano il suo personale apprezzamento per l'accelerazione data dal Parlamento all'approvazione del disegno di legge in materia.