Rivolta del Pdl contro Amato
Questa volta in ballo c'è la successione alla presidenza dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani attualmente ricoperta da Francesco Casavola. L'ennesima nomina riservata all'ex ministro dell'Interno ha suscitato, però, il dissenso di una trentina di senatori del Pdl, capeggiati da Michele Saccomanno. Un dissenso che è stato espresso in una lettera recapitata al presidente del gruppo, Maurizio Gasparri, nella quale viene chiesto: «Un dibattito all'interno del gruppo di maggioranza in Senato per supportare una designazione che non individui solo l'uomo politico che guida la graduatoria delle "nomination" in carriera nella quale certamente il Prof. Amato non ha concorrenti». Al capo dello Stato, da tempo sostenitore della candidatura dell'ex presidente del Consiglio, sembra già essere stato sottoposto il decreto di nomina. E se le indiscrezioni fossero vere, non ci sarebbe più nulla da fare per gli altri candidati. Tra questi rimarrebbe anche Marcello Pera, ex presidente del Senato, considerato forse non adatto a ricoprire la carica a causa delle sue posizioni su temi delicati come l'etica e l'identità dell'Europa, ritenute troppo decise a tal punto che si sarebbero potte generare divisioni al momento della scelta. Di parere opposto invece è Gasparri che vedrebbe la nomina di Pera come un mezzo per «garantire al centrodestra un maggior spazio all'interno della cultura italiana che è sempre stata appannaggio della sinistra». E continua: «Non trasformiamo il dibattito in un referendum tra Amato e Pera. Non è un fatto nominalistico. Deve essere una nomina che vada a ristabilire gli equilibri nella cultura italiana» . A difendere la posizione di Pera si è schierato anche l'Avvenire che, con un intervento del direttore in risposta ad una lettera di un lettore, sostiene: «Sono fiducioso che il professor Pera - se questo rientra nella sua disponibilità - sia senz'altro annoverato tra i nomi da prendere in considerazione». D'altra parte però è anche vero che, se si guarda la vicenda all'interno di un più ampio scenario, si può capire che, cedere la poltrona di presidente della Treccani ad un esponente del centrosinistra garantirebbe un credito al centrodestra spendibile in altri ambiti. Una specie di bella figura con poca spesa poichè, anche se Amato dovesse essere nominato presidente dell'Enciclopedia Italiana, non avrà di certo la possibilità di esercitare grandi pressioni politiche sull'Istituto. La sua nomina quindi sarebbe vista come un gesto magnanime verso l'opposizione che dovrà in qualche modo ricambiare il favore al centrodestra.