Vigilanza Rai, Zavoli eletto presidente
Sergio Zavoli è stato eletto presidente della Commissione di Vigilanza Rai. Ex presidente della Rai, indiscusso maestro di giornalismo e senatore al terzo mandato tra le fila del Partito democratico. A 86 anni, Sergio Zavoli conquista lo scettro di San Macuto, con voti 34 su 38 (4 schede bianche). Il nuovo presidente della commissione di Vigilanza Rai nasce a Ravenna il 21 settembre 1923, ma la sua città di adozione è Rimini. Comincia a lavorare nella neonata Rai come giornalista radiofonico nel 1947. Negli anni Sessanta passa alla tv, dove conduce diverse trasmissioni e si distingue per le inchieste. Dal 1969 è condirettore del Tg1, dal '73 coordina e presenta la nuova edizione del Tg delle 13 e poi diventa direttore del Gr1. Nel periodo precedente la carriera dirigenziale coordina e presenta anche una trasmissione che lo renderà caro al grande pubblico degli appassionati di ciclismo, il «Processo alla Tappa» (1962-69). Realizza inchieste significative quali «La guerra d'Algeria» (1962), «Un codice da rifare» (1970), «Nascita di una dittatura» (1972). Viene nominato presidente della Rai nel 1980, carica che ricopre per sei anni. Abbandonata la poltrona di dirigente Rai, dalla seconda metà degli anni Ottanta riprende la sua carriera televisiva come conduttore e autore di alcune tra le più belle inchieste della storia della tv: «Viaggio intorno all'uomo» (1987), «Viaggio nel Sud» (1992) ma soprattutto «La notte della Repubblica» (1989) dedicata al caso Moro: memorabile l'intervista al brigatista Germano Maccari, che parla fra le lacrime del rapimento, della prigionia e della morte dello statista Dc. Tra i suoi reportage che hanno ottenuto premi e riconoscimenti sia in Italia che all'estero, ci sono anche «Nostra padrona televisione» (1994), «Credere non credere» (1995), «Viaggio nella giustizia» (1996), «C'era una volta la prima Repubblica» (1998), «Viaggio nella scuola» (2001). Nel 1990 Zavoli diventa presidente della nuova televisione di San Marino, la Rtv. Nel 1993 continua la sua attività nella carta stampata, assumendo la direzione del Mattino di Napoli, che lascerà un anno dopo. Nel 1994 decide di darsi alla politica. Si schiera con i Democratici di Sinistra e viene eletto senatore nel 2001, nelle liste dell'Ulivo nel 2006 e nel Partito Democratico nel 2008.