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Di Pietro indagato per vilipendio dalla procura di Roma

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Al di là della personale stima e della ribadita volontà di non offendere assolutamente il Capo dello Stato, il leader dell'Idv ritiene l'iniziativa degli avvocati italiani (che hanno presentato la denuncia nei suoi confronti) niente di più che «un favore ai propri clienti e non il perseguimento di un fine di giustizia». Di Pietro ieri non ha aggiunto nulla di più esplicito, ma quando uscì la notizia della querela, il 31 gennaio scorso, l'intero stato maggiore dell'Idv ricordò che Dominioni è uno degli avvocati difensori della famiglia Berlusconi. Anche per questo la piccata replica di Dominioni non si è fatta attendere: «L'osservazione sui clienti è del tutto fuori moda. Oltre che risibile in sé; questa sortita dà la misura di una concezione deformata della politica e dell'avvocatura». Di Pietro per difendesi «non faccia fumo». Immediata la controreplica di Tonino: «La Procura ha fatto bene ad iscrivermi. Farà altrettanto bene quando iscriverà il nome di Dominioni e di chi, insieme a lui, mi ha calunniato sulla falsa presupposizione che io abbia offeso il Capo dello Stato».

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