Sì del Pd all'intesa per le Europee Bagarre e volantini in aula
Bagarre in Aula all'avvio dell'esame della legge elettorale per le europee. Dalle tribune riservate agli ex parlamentari, esponenti dei cosiddetti piccoli partiti, tra i quali i socialisti Bobo Craxi, Riccardo Nencini e Mauro Del Bue e i verdi Paolo Cento, Loredana De Petris e Grazia Francescato, hanno lanciato volantini sull'aula. Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha invitato gli autori della protesta a lasciare le tribune, ma dopo che il suo appello è restato lettera morta ha sospeso la seduta. Gli autori della protesta hanno più volte gridato "democrazia, democrazia", e "libertà, libertà". I volantini lanciati riproducono una locandina cinematografica. Titolo del film 'Legge truffa '09', regia di Veltrusconi, si legge. L'immagine è quella di Silvio Berlusconi in bombetta e abito grigio, sullo sfondo il Colosseo. In primo piano, invece, una mano che tiene dei soldi. "È il denaro del finanziamento pubblico -ha sostenuto Nencini- che con la nuova legge viene suddiviso solo tra i partiti più grandi, senza risparmio per gli elettori". Tre ore di dibattito con interventi di quasi tutti i big del partito, ad esclusione di Massimo D'Alema. E alla fine il voto pressocchè unanime (4 contrari, 2 astenuti) sull'introduzione dello sbarramento del 4 per cento alle europee. L'assemblea del gruppo Pd alla Camera ha visto intervenire tutte le 'anime' del partito, dalla sinistra con Livia Turco, fortemente critica, agli ulivisti con Arturo Parisi che ha annunciato il suo voto contrario in aula. Sono intervenuti anche Paolo Gentiloni - favorevole all'accordo ma ha richiamato il partito a fare attenzione su come la vicenda sara' gestita da qui al voto, soprattutto per quel che riguarda il messaggio all'esterno - e Pierluigi Bersani, anche lui favorevole all'accordo, sottolineando la necessità che ora il Pd si concentri sulla crisi e non si divida su sbarramento sì o sbarramento no. Favorevoli anche Rosy Bindi, che pero' ha ricordato l'importanza di 'guardare a sinistra' e Piero Fassino; critici con toni anche aspri Gianni Cuperlo ("non c'e' chi rema contro al Pd e chi a favore, ma se c'e' chi ha riserve sulla gestione delle vicende e' per il timore che certe scelte danneggino il partito") e Ugo Sposetti, ex tesoriere dei Ds. In questo momento sono in corso gli interventi sul complesso degli emendamenti, quindi si passerà alle votazioni. Per le 19 in programma le dichirazioni di voto con diretta televisiva. Subito dopo il voto finale, atteso quindi intorno alle 20.