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Meno dipendenti nelle grandi imprese e più disoccupati

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Novembre è stato un mese nero per i lavoratori delle grandi imprese, dove l'occupazione alle dipendenze ha incassato il maggior calo annuo dal novembre 2002, mentre l'utilizzo della cig ha registrato un'impennata senza precedenti negli ultimi otto anni, cioè da quando esistono le serie storiche dall'Istat.Una fotografia che non fa che confermare gli allarmi lanciati nei giorni scorsi e che consente ai sindacati di tornare a strigliare il governo chiedendo iniziative concrete a tutela dell'occupazione. Nelle imprese con 500 e più addetti, secondo i dati diffusi dall'Istituto di statistica, l'occupazione (escludendo i dipendenti in cassa integrazione) è diminuita a novembre del 2,1% rispetto allo scorso anno (-1% al lordo della cig), con un calo particolarmente accentuato nell'industria (-4,7%). All'emorragia di posti di lavoro fa poi da contraltare un sempre più ampio ricorso allo strumento della cassa integrazione, il cui utilizzo ha toccato livelli che non si vedevano dal 2000: il ricorso alla cig è stato di 19,1 ore per 1.000 ore lavorate (+11,5 in un anno) ed è stato particolarmente consistente nell'industria (48,7 ore per mille ore lavorate, +29,8 dal 2007). Il calo dell'occupazione si è sentito un pò in tutti i settori, con punte particolarmente negative nella produzione di energia elettrica, gas e acqua e nelle costruzioni. Flessioni marcate hanno interessato anche alcuni comparti delle attività manifatturiere, come tessile e abbigliamento (-8%), produzione di apparecchi meccanici e industrie di pelli e calzature (-5%) e fabbricazione di prodotti chimici. Nei servizi, invece, i più colpiti sono stati alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni, e l'intermediazione monetaria e finanziaria. Intanto il governo lavora alle misure per rilanciare il settore dell'auto. Così i tecnici del ministero dello Sviluppo Economico lavorano a un super-bonus da 1500 euro, duecentomila macchine più ecologiche in circolazione, un miliardo di euro (che potrebbero arrivare anche a 1,2 miliardi di euro) messo sul piatto.

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