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Fassino è assente, il Consiglio d'Europa lo prende in giro

Fassino

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Il solito italiano è Piero Fassino, ex segretario dei Ds e ministro ombra degli Esteri, nominato martedì scorso «relatore per il Medio Oriente» proprio dalla commissione politica del Consiglio d'Europa. Ebbene l'esponente del Pd, nonostante l'incarico, a quella discussione non ha mai partecipato. E la cosa non ha certo lasciato indifferenti i presenti anche perché era stato proprio lui ad insistere per anticipare il dibattito. Ma andiamo per ordine. Martedì le agenzie di stampa battono la notizia che Fassino ha appena ricevuto la nomina a relatore. Non si tratta di un fatto marginale visto che l'Italia è uno dei Paesi fondatori del Consiglio d'Europa (è nato il 5 maggio 1949 ndr), un'istituzione che ha tra le sue missioni principali quella di promuovere la democrazia e proteggere i diritti dell'uomo e lo stato di diritto. E poi si sa. Il Pd di Walter Veltroni ha un carattere fortemente europeista e, nonostante non abbia ancora deciso dove collocarsi a Strasburgo, considera l'Unione europea come una conquista irrinunciabile. Nessuno, quindi, poteva aspettarsi ciò che sarebbe successo appena 24 ore dopo. Mercoledì pomeriggio l'assemblea parlamentare, organo deliberante del Consiglio d'Europa, si riunisce a Strasburgo. All'ordine del giorno un dibattito sulla situazione di Gaza. La platea è sicuramente interessata al pensiero del neonominato «relatore per il Medio Oriente». Ebbene cosa dice Fassino? Nulla. E non certo per un eccesso di modestia. L'ex segretario Ds non si presenta affatto. E dal palco lo fanno notare. Sia il presidente dell'assemblea, sia il rappresentante greco, infatti, contestano la decisione di anticipare il dibattito. A questo punto lo svedese Goran Lindblad, incaricato di aprire la discussione, spiega: «Sono spiacente per lo spostamento. Fassino ha insistito per svolgere il dibattito oggi a causa dello sciopero di domani (giovedì in Francia c'è stato uno sciopero generale ndr). Non penso che Fassino sia qui, la cosa è un po' strana». Appena un po'.

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