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Di Pietro denunciato per vilipendio

Antonio Di Pietro

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L'Unione delle Camere penali ha denunciato Antonio Di Pietro per vilipendio al capo dello Stato. Ad annunciarlo è stato il presidente delle Camere penali Dominioni in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera in cui spiega che "ci sono tutti gli estremi per questo reato" perchè "non solo viene contestato al capo dello Stato di non adempiere al suo ruolo di arbitro sia, e soprattutto, perchè lo si accusa di silenzi che vengono paragonati a costumi mafiosi. Il fatto e' di una gravita' inaudita"; siamo difronte - aggiunge Dominioni - a "una condotta che vuole destabilizzare le istituzioni democratiche. E questo con la finalita' di impedire le riforme organiche della giustizia". “Accetto ben volentieri la sfida che il presidente dell'Unione delle camere penali, Oreste Dominioni  mi lancia dichiarando di denunciarmi per vilipendio al Capo dello Stato in relazione al mio intervento alla manifestazione promossa dall'Associazione familiari vittime della mafia”.  Il leader del'Idv, Antonio Di Pietro, ha risposto così alla notizia. "Sono certo - ha aggiunto Di Pietro - che vincerò la causa per tre buone ragioni: la prima perchè non ho mai accusato il Capo dello Stato di essere mafioso nè l'ho mai pensato (la registrazione integrale del mio intervento ne sarà la prova); la seconda perchè nell'aver rispettosamente sostenuto che, a mio avviso, il Capo dello Stato non sempre si sarebbe dimostrato imparziale, ho esercitato un legittimo diritto di critica che la Carta costituzionale garantisce a tutti i cittadini nei confronti di ogni autorità; la terza perchè, a prova del predetto diritto di critica (di ben più ampio spessore), porterò in tribunale una copiosa rassegna stampa riguardante numerosi casi di critica nei confronti di altri presidenti della Repubblica (Cossiga e Ciampi), senza che nessuno abbia sollevato tale e tanto clamore come quello scatenatosi nei miei confronti solo perchè non sono allineato al sistema e non mi rassegno ad abbassare la testa. Una cosa, da subito, posso assicurare all'amico Dominioni che non chiederò, in alcun modo, che mi sia riservata l'insindacabilità delle dichiarazioni rese come parlamentare. Se qualcuno vuole il processo - conclude Di Pietro - è bene che ci sia perchè i principi costituzionali, come la libertà di pensiero e di espressione, vengano riaffermati".  

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