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Pdl, scontro sullo statuto per i coordinatori regionali

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Molti nodi sono stati sciolti, molte caselle riempite. Ancora l'altro giorno, prima dell'incontro tra i due coordinatori nazionali, Verdini e La Russa, il clima non era dei migliori. I due non si vedevano da tempo, e la riunione non è cominciata di certo in discesa. Al termine dell'incontro il reggente di An, esprimendo grande ottimismo, ha annunciato: «Siamo in dirittura d'arrivo». Ottimismo espresso anche da parte da tutti gli altri aennini coinvolti nella trattativa. Peccato però, che in casa Fi, questo ottimismo non ci sia affatto. Anzi. L'accordo raggiunto è già tutto nero su bianco. Innanzitutto ci saranno tre coordinatori, nominati direttamente da Berlusconi. Un "triunvirato" per cui oltre a Verdini e La Russa, circola anche il nome di Sandro Bondi. Un ufficio di presidenza formato da 20 esponenti, oltre ai vari capigruppo e vicecapigruppo del Pdl. Tutto questo avverrà sempre in ossequio dei rapporti di forza 70-30. Poi, la leadership. Ovviamente, indiscussa, per Berlusconi. Una nomina che però, come il partito di via della Scrofa ha evidenziato più volte, non può avvenire in modo automatico, ma attraverso una elezione. E così sarà. Il 27 marzo, giorno del congresso nazionale del Pdl alla Fiera di Roma, ci sarà l'elezione del presidente, per alzata di mano o per voto segreto. Infine, la direzione nazionale del partito, circa 120 membri, anche questa forse stabilita il giorno del congresso. Fin qui i nodi sciolti.  Sbirciando sulla bozza dello statuto, però, si notano alcune voci evidenziate in rosso, a dimostrare che qualche questione è ancora aperta. Una su tutte: i coordinatori regionali. An ne chiede la nomina subito dopo l'elezione del presidente il giorno del congresso. Questo in modo da poter suddividere quanto prima le regioni con Fi e lavorare subito sul territorio. Per gli azzurri invece i coordinatori regionali devono essere nominati dopo le amministrative e quindi dopo l'8 giugno. Questa bozza sarà portata sul tavolo del premier: oggi è in programma a palazzo Grazioli un vertice con il capo del governo all'ora di pranzo. Dipende però dalle condizioni di salute del Cavaliere, fino a ieri sera ancora con l'influenza. Gia.Ron.

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