Confindustria stringe d'assedio il ministro Tremonti
Ma su questa strada c'è lo scoglio di Tremonti, mastino dei conti pubblici. Così è partita una vera e propria strategia a tenaglia con l'intento di mettere nell'angolo il ministro dell'Economia e convincerlo a recedere dalle posizioni così rigide sul fronte degli aiuti alle imprese. Come? Con un pressing serrato in due direzioni: direttamente sul premier e sul ministro Calderoli. Alla vigilia del tavolo di palazzo Chigi era previsto un incontro segreto tra la Marcegaglia e Berlusconi (poi saltato) proprio per sollecitare interventi a ampio raggio. Contatti ci sarebbero stati comunque. Poi il coinvolgimento di Calderoli. Il ministro leghista oltre a essere particolarmente sensibile alle difficoltà delle piccole e medie imprese del nord sarebbe l'unico nel governo, in grado di avere una certa influenza su Tremonti. A questo si aggiunge che lo stesso Montezemolo sarebbe intervenuto con tutta la sua autorità a sollecitare misure a ampio raggio, quindi non solo circoscritte all'auto.