Giustizia, la riforma in Cdm ai primi di febbraio
E lo fa alla fine di un Consiglio dei ministri che riesce a varare solo un piano per affrontare l'emergenza carceri. La riforma della giustizia, infatti, assicura il Guardasigilli verrà esaminata dal Cdm ai primi di febbraio. Da martedì, infatti, i «tecnici» della maggioranza torneranno a sedersi attorno ad un tavolo per affrontare le ultime divergenze sul fronte intercettazioni. Ma a leggere bene le proposte di modifica del centrodestra spuntano altre sorprese. Ci sono ad esempio due emendamenti, prima firma Manlio Contento, destinati a far discutere. Il primo propone di far valutare «autonomamente» al Gip se ci siano o meno gli estremi per concedere un'autorizzazione ad intercettare, senza che il giudice debba tener conto cioè di quanto sostenuto dal Pm nella sua richiesta. Il secondo impedirà che si realizzino programmi Tv come, ad esempio, «Un giorno in Pretura». Contento chiede, infatti, che nelle aule giudiziarie venga «vietato l'uso di strumenti di ripresa visiva o sonora finalizzato a dare pubblicità allo svolgimento dell'udienza». In più, il deputato Pdl, vorrebbe rendere intercettabili anche reati come quello commesso dagli scafisti: di far entrare clandestinamente in Italia gli immigrati, inserendolo tra le fattispecie per le quali è previsto l'arresto in flagranza.