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Contratti, riforma senza Cgil

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Un nuovo modello contrattuale comune, valido sia per il settore privato che per quello pubblico; con durata triennale tanto per la parte economica quanto per quella normativa, assetto su due livelli e calcolo dell'incremento salariale in base ad un indice di inflazione previsionale, «in sostituzione del tasso di inflazione programmata». Sono alcuni dei 19 punti di riforma degli assetti contrattuali contenuti nell'accordo quadro firmato stasera a Palazzo Chigi da governo e parti sociali, ad esclusione della Cgil. L'accordo si sostituisce così a quello del 23 luglio del 1993. OBIETTIVO, PIÙ PRODUTTIVITÀ E MAGGIORI RETRIBUZIONI: Con «l'obiettivo dello sviluppo economico e della crescita occupazionale fondata sull'aumento della produttività, l'efficiente dinamica retributiva e il miglioramento di prodotti e servizi resi dalle Pa», si realizza un accordo «con carattere sperimentale e per la durata di quattro anni».   NUOVO INDICE INFLAZIONE: Gli aumenti contrattuali saranno legati non più tasso di inflazione programmata ma ad un indice previsionale calcolato sulla base dell'indice armonizzato europeo (Ipca), depurato dalla dinamica dei prezzi dei beni energetici importati, calcolato da un soggetto terzo.   IN P.A., CALCOLO RISORSE A SINGOLI MINISTERI: Nel settore del lavoro pubblico, il calcolo delle risorse da destinare agli incrementi salariali «sarà demandata ai ministeri competenti previa concertazione con le organizzazioni sindacali», sempre sulla base dell'indice Ipca. INCENTIVI STRUTTURALI A CONTRATTAZIONE 2/O LIVELLO: Vanno «incrementate, rese strutturali, certe e facilmente accessibili tutte le misure volte a incentivare, in termini di riduzione di tasse e contributi, la contrattazione di secondo livello» che collega incentivi economici al raggiungimento di obiettivi di produttività, redditività, qualità, efficienza, efficacia. PER P.A., INCENTIVI GRADUALI E LEGATI A VINCOLI FINANZA: Nel settore del lavoro pubblico, l'incentivo fiscale-contributivo sarà concesso «gradualmente e compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica», ai premi legati alla produttività e qualità.   CLAUSOLA DI GARANZIA: I lavoratori che non godono della contrattazione di secondo livello potranno comunque fare affidamento su elementi economici di garanzia nella misura e alle condizioni concordate nei contratti nazionali.   NOVITÀ SU RAPPRESENTATIVITÀ: Vengono introdotte nuove regole sulla rappresentatività sindacale, limitatamente alle aziende di servizi pubblici locali.

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