Giustizia, Berlusconi: "Dalla Lega nessun problema"
«Stiamo esaminando - spiega il premier partecipando in una conferenza stampa a palazzo Chigi - punto per punto. Ho cominciato la messa a punto del tema giustizia per non arrivare in parlamento con questa o quella forza politica che presenta emendamenti senza una discussione preventiva». Sempre dalle parole di Berlusconi si evince che i primi interventi riguarderanno «il sistema carcerario, un sistema sotto pressione. Lo stato quando condanna qualcuno al carcere può toglierli la libertà, ma non la dignità, o addirittura la vita», auspicando «carceri nuove». Il secondo punto, molto caro al premier, riguarda le intercettazioni telefoniche. Un tema che potrebbe dare dei fastidi alla maggioranza dato che c'è una apparente difformità di vedute riguardo la lista dei reati per i quali permettere le intercettazioni. «Non è vero che non siamo d'accordo con la Lega sulla riforma della giustizia e sulle intercettazioni» chiarisce Berlusconi, sostenendo che questo strumento dovrà essere utilizzato solamente «in casi eccezionali» e comunque per tutti i reati che prevedono pene al di sopra dei dieci anni e per indagini relative a concussione, corruzione e peculato «perché - spiega - è un reato contro la pubblica amministrazione». Rassicurazioni sull'unità d'intendi all'interno della maggioranza arriva anche dal ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che annuncia: « Tutti, An, FI e Lega, ci siamo trovati d'accordo sul principio che non ci debbano essere delle limitazioni. Potranno essere intercettati tutti i reati che non siano ovviamente di scarsissima importanza». Nella riforma della giustizia non sarà prevista invece la riscrittura e la rimodulazione delle circoscrizioni giudiziarie con l'abolizione di tribunali piccoli e secondo il Cavaliere «questo tema non verrà affrontato, perché vorremmo - e lo dico in maniera chiara - che questa riforma non incontrasse delle resistenze motivate da interessi locali. Pensiamo che, nonostante ci siano veramente delle situazioni da cambiare, nella riforma generale del processo penale non troveranno posto temi del genere», annunciando, così, che al prossimo Cdm, non verrà discussa la riforma del processo penale.