Fiat prepara l'alleanza con Chrysler
L'accordo prevederebbe una partecipazione del 35% della casa automobilistica italiana in Chrysler e un'opzione per l'acquisto della maggioranza in un momento successivo. In cambio della quota, il Lingotto permetterebbe al gruppo americano di accedere alle proprie piattaforme tecnologiche consentendo la riconverisione di alcune fabbriche verso modelli più piccoli e a minor impatto per i consumi. Non sarebbe invece prevista alcuna contropartita in denaro. Un'alleanza tra Chrysler e Fiat, aggiunge il Financial Times, sarebbe simile a quella tra la giapponese Nissan e la francese Renault che da un decennio condividono progetti di assemblaggio per le autovetture e le spese in vari comparti tra cui quello tecnologico. Inoltre, segnala il quotidiano online, l'accordo porterebbe forti sinergie sulle reti di concessionarie, che consentirebbero al Lingotto di costruire in poco tempo una capillare presenza in Nord America dove al momento è presente solo con i marchi Maserati e Ferrari. Chrysler invece rafforzerebbe la sua posizione in Sud America ed Europa. Ieri, intanto, sono tornati in fabbrica, dopo oltre un mese, i lavoratori Fiat di Mirafiori, ma i nuovi annunci di cassa integrazione suscitano timori a Termini Imerese. Giovedì è atteso il consiglio di amministrazione del Lingotto, che dovrà esaminare i conti del quarto trimestre e dell'intero 2008. Secondo le stime di un consensus degli analisti finanziari, la società tiene, nonostante l'ultimo periodo dell'anno sia stato molto negativo con un utile che dovrebbe essere più che dimezzato da 597 a 290 milioni di euro.