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E Napolitano approva la difesa del Parlamento

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E non è nemmeno difficile immaginare che il Capo dello Stato, che per due anni è stato presidente della Camera tra il '92 e il '94, condivida l'impostazione di Fini. D'altro canto meno di un mese fa, il 17 dicembre, Napolitano era intervenuto proprio sul ruolo delle Camere: «Da noi, molto si deve ancora fare per accrescere la produttività del Parlamento, per rendere più spedito e sicuro il cammino legislativo, per rispettare il diritto-dovere della maggioranza di governare. Ma ciò non comporta e non deve sancire una mortificazione del ruolo del Parlamento. È quello il luogo in cui vanno confrontate analisi obbiettive delle situazioni su cui intervenire, e libere valutazioni delle possibili scelte da compiere; il luogo in cui vanno consultate le rappresentanze politiche, di maggioranza e di opposizione, preparate e infine adottate le decisioni. Può scaturire da ciò una legislazione meno pletorica e dispersiva, e di migliore qualità, del che c'è grande bisogno. E può scaturire una piena affermazione del Parlamento sia come legislatore sia nelle sue funzioni di indirizzo e di controllo, e, come altrove si è sancito, di valutazione costante delle politiche pubbliche». Sembra di leggere Fini. F. d. O.

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