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Cai, decollo difficile: Milano-Roma fermi tutta la mattina

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Ma per Roberto Colaninno si tratta delle «ultime manifestazioni, che riguardano una minima parte ancora dei problemi che abbiamo dovuto affrontare dal punto di vista sindacale». Il presidente di Alitalia ne ha parlato ospite di Maurizio Belpietro a «Panorama del giorno», sottolineando che la partenza della nuova compagnia è una «operazione complicata, difficile, realizzata in tempi record», frutto di «un importante accordo internazionale». Non è stata «una svendita» della vecchia Alitalia a favore di Cai, ha aggiunto Colaninno: «Non so come si possa parlare di svendita: siamo entrati un una compagnia fallita, si tratta della vendita di beni di una compagnia fallita, acquistati al valore di mercato». Per quanto riguarda gli aeroporti milanesi Colaninno ha ribadito la volontà di rilanciare il ruolo strategico del più grande scalo lombardo: «Il mercato del nord ci interessa e lo consideriamo vitale per le nostre strategie, pensiamo che le nostre idee possano sviluppare Malpensa». Ma proprio i lavoratori dell'aeroporto ieri mattina hanno occupato l'area dei check-in alle 8.30, protestando contro l'accordo tra Cai e Air France che potrebbe a loro parere danneggiare lo scalo. Disagi si sono registrati anche a Linate, con alcune cancellazioni di voli, per le assemblee dei lavoratori. La situazione nei due aeroporti nel pomeriggio è poi tornata alla normalità. Una manifestazione di protesta è stata inscenata anche all'aeroporto di Fiumicino dai dipendenti della Cooperativa Sar che era addetta al trasporto del personale navigante della vecchia Alitalia e degli assistenti di volo aderenti a Sdl. Ma a parte i disagi sui voli tra Roma e Milano ieri sono partiti i primi collegamenti della nuova compagnia. Proprio da Milano Malpensa è decollato in orario il volo Alitalia per San Paolo del Brasile delle 6.10, solo 64 passeggeri sui 290 che il Boeing 777 potrebbe trasportare. Il primo volo nazionale della compagnia è il Palermo-Roma atterrato all'aeroporto di Fiumicino alle 7.20 con dieci minuti di ritardo sull'orario in programma. E dall'aeroporto di Fiumicino è decollato il volo per Buenos Aires con 80 passeggeri a bordo che ha registrato una mezz'ora di ritardo. Non si fermano però le reazioni del mondo politico alla scelta di AF come partner straniero. Il leader del Carroccio Umberto Bossi risponde a chi nel Pdl giudica ingrato il sindaco di Milano Letizia Moratti (sostenitrice dell'accordo con Lufthansa): «Non è ingratitudine. Ha un sacco di problemi addosso, fare il sindaco di una grande città è difficile e lei ha un sacco di problemi addosso: bisogna saper sopportare un sacco di cose». Il leader della Lega invita comunque alla fiducia: «Con l'Expo arriverà un sacco di gente, e gli aeroporti diventeranno strategici». Malpensa, ha aggiunto il ministro delle Riforme, «se la caverà». Che Linate sia un problema lo ha sottolineato anche il presidente di Air France-Klm, Jean Cyril Spinetta. Parlando dell'organizzazione degli aeroporti in Lombardia, ha detto che Alitalia è una «compagnia privata al 100 per cento» e quindi le decisioni saranno prese dal cda sulla base dei soli criteri di efficacia economica. «Tutti sanno che i problemi sono legati all'esistenza di Linate - ha aggiunto - Spetta agli investitori italiani decidere nei prossimi mesi come riorganizzare gli aeroporti della zona».

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