Alemanno soddisfatto ma resta in silenzio Marrazzo canta vittoria, è guerra con la Lega
Roma ha avuto le garanzie che aspettava. L'aeroporto di Fiumicino è stato salvaguardato. Dunque Alemanno sceglie di rimanere in silenzio. Se si fosse messo a strombazzare ai quattro venti il suo successo personale (a discapito della Lega) avrebbe finito solo per irritare l'alleato di governo nazionale. Dunque, silenzio. Nascondere la soddisfazione. Parla invece il presidente della Regione, Piero Marrazzo, che finisce a polemizzare con il capogruppo del Carroccio alla Camera, Robeto Cota. Teatro del battibecco sono gli studi di Otto e Mezzo, su La7 Cota ha detto a Marrazzo che «non doveva fare la morale su Alitalia chi è tra i responsabili del buco della sanità laziale». Il capogruppo della Lega sottolinea che «la scelta di Cai di avere come partner Air France non è una buona scelta dal nostro punto di vista. Abbiamo anche noi sostenuto l'esigenza che non fallisse l'Alitalia ma la scelta di Air France non è una scelta che ci soddisfa perchè l'obiettivo della compagnia francese è quello di spostare i passeggeri sull'aeroporto Charles de Gaulle di Parigi». Cota si è invece detto soddisfatto dell'«approvazione dell'emendamento alla Camera che sblocca gli accordi bilaterali e va nella direzione di una liberalizzazione, finchè Malpensa cammini sulle proprie gambe indipendentemente dalle scelte di Cai». La replica di Marrazzo alle accuse del capogruppo leghista non si è fatta attendere. «Sono commissario di governo - ha risposto Marrazzo - quel governo che lei appoggia in Parlamento. Inoltre il tema Alitalia è un tema che posso toccare essendo un presidente della Regione, dal 2005, che vuole guardare al 2020». E poi: «Malpensa per poter diventare un grande hub ha bisogno di non essere cannibalizzata da Linate, Torino, Verona e Orio al Serio. Non c'è competitività tra Malpensa e Fiumicino ma complementarietà». Commentando il dato riportato da Cota del 70% dei voli business su Malpensa, Marrazzo ha aggiunto: «Il dato non riesce a togliere la supremazia di Fiumicino sui mercati dell'Oriente e del Mediterraneo».