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Il Pd: «Il Cav ascolti davvero Fini»

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Oggi si dice d'accordo con le parole di buon senso di ieri di Fini. È sempre il solito spettacolo». Tuttavia, aggiunge: «Noi abbiamo le nostre proposte e siamo disposti ad un confronto. La sede della discussione è il Parlamento. Lì aspettiamo i testi del governo. Quando arriveranno, conosceremo le reali proposte della maggioranza. Fino ad allora eviterei di correre dietro a dichiarazioni o ad interviste degli esponenti della maggioranza». A favore del «Metodo Fini», si schiera anche il ministro della Giustizia ombra del Pd, Lanfranco Tenaglia: «A Berlusconi che continua con diktat e ultimatum diciamo che non è questo il sistema per arrivare ad un confronto serio e di merito. Il Pd continua a ritenere, invece, che sia il metodo sia il merito proposti dal presidente Fini siano la base più utile per arrivare a una riforma davvero condivisa, senza strappi, alla Costituzione e nell'interesse di tutti. Berlusconi, per una volta, compia un atto di umiltà e prenda esempio». Infine l'Udc. Michele Vietti, vicepresidente dei deputati centristi, spiega che «l'Udc, che per prima ha aperto il tavolo di confronto per le riforme condivise in materia di giustizia, non può che apprezzare la disponibilità al dialogo da più parti manifestata. Però è giunto il momento di passare dalle parole ai fatti. Governo e maggioranza si mettano d'accordo e dicano nel merito e nel dettaglio che cosa intendono fare per risolvere il problema della giustizia. Noi faremo la nostra parte».

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