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Fiumicino nel caos Soppressi 135 voli

Aeroporto

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{{IMG_SX}}Il dato, tarato sino alle 20, si riferisce ai voli nazionali e internazionali di cui 81 in partenza e 54 in arrivo. Tutto questo accadeva mentre era in corso un'assemblea spontanea dei dipendenti di Alitalia Airport, la società che fornisce i servizi di terra. Circa 300 i lavoratori che dalle 8,30 di ieri mattina si sono riuniti davanti al piazzale antistante la mensa centrale di Alitalia, nella zona tecnica. Al termine dell'assemblea, le «tute verdi» hanno replicato. Così, nel tardo pomeriggio la manifestazione si è spostata nei settori partenze dello scalo romano. Il corteo, guardato a vista dalle forze dell'ordine, è sfilato poco prima delle 17,30 prima nell'aerostazione nazionale, poi in quella internazionale sotto lo sguardo attonito dei passeggeri Alitalia coinvolti nei pesanti disagi. Tra gli slogan gridati «Lavoro, lavoro, lavoro», «Non partite più, non partite più». Manifestazioni e cortei che hanno messo fortemente in crisi il normale svolgersi delle operazioni dello scalo. Si sono registrati, infatti, problemi per il ritiro dei bagagli dei voli assistiti da Az Airport a causa dello sciopero del personale in turno. Cosa che ha creato lunghe code di passeggeri in attesa di prelevare le proprie valigie ai rulli. Inevitabile poi l'aumento di passeggeri rimasti a terra a causa della cancellazione dei voli, che ricevono informazioni solamente grazie alle scritte che appaiono sugli schermi che riportano: «A causa di un'assemblea del personale di Alitalia i voli interessati potranno subire disagi e/o ritardi». senza segnalare i singoli voli soppressi. All'arrivo del corteo degli operai di Alitalia Airport nell'aerostazione dei voli internazionali di Fiumicino, «Genny», l'animatore della manifestazione che indossava una mantella di lavoro fosforescente, ha chiesto scusa ai passeggeri per i disagi provocati. «Dovete avere pazienza - ha gridato dal megafono - Ci dispiace, ma difendiamo il nostro posto di lavoro. C'è stata una truffa ai danni di tutti i cittadini italiani, noi vogliamo soltanto lavorare». Purtroppo questo sembra solo l'inizio di nuove agitazioni che potrebbero portare alla paralisi proprio in coincidenza con il debutto operativo della nuova compagnia, il 12 ed il 13 gennaio e il sindacato di base SdL ha proclamato quello che sarà il primo sciopero nella storia della nuova Alitalia: 4 ore lunedì 19 gennaio, dalle 10 alle 14.

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