Barbato: «Anche tra noi c'è una questione morale»
Campano. Accoppiata a dir poco pericolosa visti i tempi che corrono. Il suo collega Aniello Formisano, coordinatore del partito in Campania, è stato intercettato mentre parla con l'ex provveditore alle opere pubbliche Mario Mautone di nomine e persone da sistemare. Americo Porfidia, altro deputato Idv eletto nel casertano, è indagato per associazione a delinquere di stampo camorristico. Ma Barbato non teme nessuno. «Il mio numero è pubblico - spiega - e, le dico di più, è intestato alla società per cui lavoro. Così posso essere intercettato senza problemi. Non ho nulla da temere, io sono un cittadino come tutti gli altri». Onorevole, c'è una questione morale nell'Idv? «Guardando a ciò che sta accadendo nella Regione Campania posso dire che sicuramente l'Idv ha un problema». Cioè? «In epoca non sospetta sollevai la questione al congresso di Vasto. Dissi che c'erano strane facce in giro, persone a cui non avrei stretto neanche la mano. Sono stato una Cassandra». Eppure l'Idv, più di altri, doveva essere sensibile alle sue denunce. «Il fatto è che non basta più l'impostazione di Di Pietro secondo cui, per essere candidati, servono il certificato di residenza e quello penale. Questo perché possono esserci affaristi, politicanti, camorristi con la fedina penale immacolata. Occorrono facce pulite, persone perbene». Come si fa a selezionarle? «Noi che viviamo il territorio, che stiamo in mezzo ai cittadini, conosciamo la storia personale di ciascuno. Certo in Campania dobbiamo essere più intransigenti che altrove. Dobbiamo marcare la nostra diversità etica». Ma lei si aspettava che, prima o poi, il bubbone sarebbe esploso? «A livello regionale ho avuto diversi scontri perché c'era chi si faceva portavoce del partito della legalità, ma solo da Nord al Garigliano. Anche per questo sto valutando, in qualità di "guardiano del dipietrismo", come comportarmi rispetto all'Idv campano. Credo mi farò promotore di un'iniziativa forte». Tipo chiedere che Formisano e Porfidia vengano sospesi dal partito? «Non penso che sia solo una questione di personaggi ma del contesto campano che, pur avendo attivisti, amministratori e dirigenti perbene, lascia troppo spazio alla politica politicante. C'è sicuramente una posizione da rivedere e correggere». È un messaggio a Di Pietro? «Credo che Di Pietro sbagli se pensa di continuare a tollerare e tenere nel partito persone abituate alla politica politicante che nulla ha a che vedere con la legalità. Dobbiamo praticare la diversità di cui parliamo altrimenti siamo come tutti gli altri». Cosa pensa del fatto che anche il figlio del suo leader, Cristiano, sia finito nelle intercettazioni? «Credo che, se vogliamo preservare la nostra diversità etica, non possano essere consentiti comportamenti che nell'Idv non devono esistere. Ripeto, promuoverò un'iniziativa seria e impegnativa anche per riavvicinare la politica ai cittadini. Sulla questione morale non ci devono essere sconti. Sono choccato da ciò che leggo sui giornali in questi giorni». Crede che il Pd vi seguirà? «Se il Pd si muove come in Campania solamente per mantenere il potere lo vedo difficile. Leggo che stanno pensando di candidare il sindaco di Pescara D'Alfonso alle europee. Beh, con Del Turco e Bassolino sarebbe una bella lista. Io con queste persone non voglio prenderci neanche un caffè. È la nostra differenza rispetto al Pd». Marco Tavaglio ha detto che se non invertite subito la rotta rischiate di perdere voti. «Io con Travaglio formo una "coppia di fatto". Condivido tutte le cose che dice. Il nostro partito, vivendo di voto di opinione, è molto sensibile alla questione morale. Per questo Di Pietro non dovrebbe circondarsi di determinati personaggi che magari portano qualche voto in più ma poi ne fanno perdere milioni».