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La grande fuga da Pierfurby di parlamentari e consiglieri

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Magari con qualche tappa intermedia, qualche sosta nelle «terre di mezzo» di un nuovo movimento politico creato ad hoc — tanto per non arrivare da soli ma avere l'illusione di potersi sedere al tavolo insieme agli altri partiti e partitini — oppure nel gruppo Misto. Sono i transfughi dell'Udc, senatori, deputati, consiglieri comunali, provinciali e regionali che hanno lasciato Pier Ferdinando Casini per trasferirsi armi e bagagli alla corte di Berlusconi. Un esodo che dura da più di un anno, da quando l'ex presidente della Camera, in vista delle elezioni di aprile, venne escluso dal Pdl. O si autoescluse, come preferiscono spiegare i centristi, perché non accettò il diktat del Cavaliere che pretendeva rinuciasse al simbolo per entrare nella nuova coalizione. Tra i primi a lasciare un consigliere comunale di Roma, Dino Gasperini, con alle spalle una lunga militanza nel partito di Pier Ferdinando Casini. Oggi, accasato nel Pdl, ha avuto dal sindaco Gianni Alemanno la delega per il centro storico. Insieme a lui, sempre a Roma, ha fatto il gran salto anche Massimiliano Maselli, oggi consigliere regionale della Regione Lazio del Pdl. Ma le «folgorazioni» più numerose — e pesanti — sono quelle avvenute in prossimità delle elezioni. Il 4 febbraio di quest'anno, dopo essere stato a lungo la «quinta colonna» di Berlusconi nell'Udc, Carlo Giovanardi, insieme a Emerenzio Barbieri e altri 7 esponenti della direzione nazionale, scioglie gli indugi e lascia Casini per fondare i «Popolari Liberali». Un movimento creato ad hoc per entrare nel Pdl. Di lì a pochi giorni, il 16 febbraio, lo segue anche l'europarlamentare dell'Udc Vito Bonsignore, mentre il 21 febbraio è la volta del deputato trapanese Francesco Paolo Lucchese. E ancora a febbraio molla gli ormeggi anche Mario Baccini, l'uomo che ha in mano le chiavi della cassaforte dei voti nel Lazio. Con lui anche Bruno Tabacci. Insieme fondano la «Rosa Bianca», un movimento al quale aderisce anche Savino Pezzotta. Un progetto che però si sgretola alla prova del voto: Tabacci e Pezzotta tornano nell'Udc, Baccini invece fonda un suo movimento per aderire al Pdl, la Federazione dei Cristiano Popolari. Nel frattempo, a marzo, era stato il senatore Maurizio Eufemi ad andarsene mentre l'ultimo, in ordine di tempo è Francesco Pionati: il 4 dicembre «rinnega» il suo leader e fonda un altro movimento (l'ennesimo): Alleanza di Centro. L'obiettivo? «Abbiamo un profilo autonomo — spiega in conferenza stampa — ma guardiano al Pdl».

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