Palamara: «No al pm poliziotto»

«Le uniche riforme che accelererebbero i processi non si fanno: la depenalizzazione dei reati, l'informatizzazione dei processi, la semplificazione dei riti civili e la revisione delle circoscrizioni. - spiega - E invece si punta alla separazione delle carriere che al posto dell'attuale pm-giudice ci riporterebbe a un pm-poliziotto inevitabilmente alle dipendenze dell'esecutivo». Il rapporto tra pm e polizia giudiziaria, sottolinea Palamara, non va modificato «perché funziona». «Non si vede perché limitare il pm a muoversi solo sulla notizia portata dalla polizia giudiziaria. - aggiunge - Si parla di nuovo ma si ripropone il vecchio schema. Così nelle intercettazioni non va difeso l'abuso, ma l'uso è indispensabile».