Global service, accuse al procuratore di Napoli
Il clima si arroventa, quindi, nel secondo giorno degli interrogatori di «Magnanapoli». Il colpo di scena arriva in serata, da una dichiarazione dell'avvocato del colonnello della Finanza Vincenzo Mazzucco (che ha anche negato di essere «la talpa»). Agostino Maiello spiega che l'ufficiale aveva ricevuto una segnalazione per un'assunzione, da lui poi inoltrata all'imprenditore Alfredo Romeo, dal procuratore di Napoli Giovandomenico Lepore. La richiesta di assunzione però non ebbe esito. Mazzucco ha fatto riferimento anche ad un'altra richiesta di assunzione, anch'essa non andata in porto, proveniente dall'assessore Giuseppe Gambale in favore del padre di Annalisa Durante, la ragazza uccisa per errore dalla camorra a Forcella. Lepore ha replicato alle dichiarazioni del finanziere, sostenendo che fu lo stesso autista a rivolgersi all'ufficiale, persona del resto molto conosciuta negli ambienti della procura e che successivamente Mazzucco gli aveva riferito tale circostanza. «Vogliono delegittimare la procura e forse anche la mia persona» ha commentato. E a tale proposito ha citato un articolo in cui si fa riferimento ad una sua presunta telefonata al sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino nell'immediatezza degli arresti («Questa telefonata l'ho mai fatta»). Da Napoli a Roma dove la prossima settimana arriverà, dalla Dda di Napoli, il fascicolo «romano» stralciato dall'indagine Global service con i nomi dei magistrati e dei presunti contatti politici tenuti dall'imprenditore arrestato. Sarà piazzale Clodio a decidere l'eventuale iscrizioni sul registro degli indagati per l'inchiesta «stralcio». In attesa delle decisioni della Procura si scopre che già all'epoca della giunta Veltroni che gli aveva assegnato l'incarico il Campidoglio, attraverso un suo organismo di monitoraggio, aveva avanzato critiche, arrivando anche a parlare di sanzioni penali, all'operato della società di Alfredo Romeo, per quanto riguarda la concessione del servizio di manutenzione della grande viabilità del comune di Roma. L'ultimo rapporto è della fine di aprile. Dopo quello, il 5 novembre, il nuovo sindaco della Capitale Gianni Alemanno ha provveduto a revocare la concessione.