La giornata più lunga di Veltroni
Non è una novità, succede ogni volta che il segretario deve parlare ad un evento pubblico. Questa volta, però, l'incontro ha un sapore diverso. Sul tavolo non c'è un intervento qualsiasi ma quello che, nelle intenzioni di Veltroni, dovrà aprire la «nuova stagione» del Pd. Una sorta di spartiacque. Dopo oggi nulla sarà più come prima. Colpa delle inchieste giudiziarie che hanno travolto il partito e che hanno obbligato il segretario ad una rapida inversione di rotta. Così, se qualche settimana fa, si lavorava ad un intervento di grande respiro, una sorta di «Lingotto 2» con cui tracciare identità e priorità del Pd, adesso il primo compito di Veltroni è quello di sgombrare il campo da ogni equivoco. Per questo, negli ultimi giorni, è rimasto in silenzio, lontano dai riflettori, limitandosi a intervenire nel dibattito politico con note ufficiali diramate dall'ufficio stampa. Stamattina no. Stamattina il segretario dirà senza mezzi termini che il Pd è un partito di persone per bene e che, proprio per questo, chi è finito nel mirino della magistratura deve fare un passo indietro. Non possono esserci mezze misure, né autoassoluzioni. Anzi, proprio quello che sta accadendo deve spingere il partito a essere più attento nella selezione della classe dirigente. Serve quindi, spiegherà, un «nuovo» Pd radicato sul territorio e capace di ridare protagonismo agli iscritti. Insomma, Veltroni vuole tornare a parlare alla gente e per questo la seconda parte del suo intervento sarà incentrata sui temi economici e sociali. Gli unici, secondo il segretario, capaci di interessare i cittadini. Ma la necessità di tornare a costruire il Pd servirà a Veltroni anche per aggirare il nodo delle alleanze. Non è possibile costruire delle coalizioni, sarà la sua linea, se il partito è debole. E comunque la scelta tra Udc e Idv si porrà solo in prossimità delle scadenze elettorale. Su questo il segretario chiederà un voto della direzione e sembra davvero difficile che, pur con le sensibilità diverse che ognuno esprimerà prendendo la parola durante i lavori della giornata, i big non si stringano attorno a lui. Anche se nelle ultime ore si è aperto un nuovo fronte. Il braccio destro di Veltroni Goffredo Bettini ieri ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera nella quale ha chiesto al partito di dare più poteri al segretario. Parole che hanno scatenato le ire di tutti. Veltroni ha spiegato di non saperne niente, ma il malumore nei confronti del coordinatore del Pd sono diversi e non è escluso che qualcuno possa chiederne la testa. Forse per questo, nelle ultime ore, si sta facendo strada l'idea di creare una cabina di regia per gestire la crisi. Insomma, ancora una volta il segretario sarà costretto a mediare per non spaccare il partito.