«Riforma subito ma slegata dal corso delle inchieste»
Maurizio Gasparri, presidente del gruppo del Pdl al Senato sottolinea che per la sinistra «è arrivato il momento del tracollo morale». Non c'è il rischio che l'apertura di queste inchieste faccia saltare il dialogo per la riforma della giustizia? «Non credo che nell'intervento della magistratura ci sia un intento recondito di questo tipo. A Napoli la situzione era esplosiva da mesi. C'è la sclerotizzazione del sistema di potere locale del centrosinistra. Bassolino è da tempo nell'occhio del ciclone». Lei è alla guida di un gruppo al Senato numeroso. Come vi comporterete quando ci sarà da votare le autorizzazioni a procedere? «Non dobbiamo ostacolare il corso della giustizia, valuteremo i casi concreti. Prenderemo atto della volontà di quanti vorranno sveltire i tempi delle indagini. Bocchino ha detto che chiederà che vengano usate le intercettazioni. Vorrei sottolineare però che la magistratura con una mano chiede il permesso ai sensi di legge per usare le intercettazioni ma poi con l'altra mano, le consegna agli organi di stampa. Va considerato che ci possono essere all'interno delle indagini, degli eccessi». Siamo di fronte a un'altra tangentopoli? «Per ragioni politiche Bassolino e la Jervolino si sarebbero dovuti dimettere da tempo. C'è un sistema di potere che va cancellato per il suo fallimento. I fatti politici sono evidenti come testimoniano le foto dei cumuli di spazzatura per le strade di Napoli e i fatti penali sono da valutare. Però occorre fare attenzione: non è giusto accumunare tutti in un giudizio generalizzato. Si devono verificare le singole situazioni». Ha avuto modo di sentire l'onorevole Bocchino? Quale è il suo stato d'animo? «Sì, l'ho sentito, è molto sereno, ha la forza dei fatti dalla sua parte. Ci conosciamo da tempo e sono personalmente convinto della trasparenza dei suoi comportamenti. Non è una colpa conoscere imprenditori di primo piano e questo non significa condividerne eventuali colpe se saranno dimostrate». Cade il primato della moralità della sinistra? Con che ripercussioni per il dialogo con la maggioranza? «Non ho mai creduto al primato morale della sinistra. Oggi c'è addirittura una situazione di tracollo morale». A questo punto va accelerata la riforma della giustizia? «La riforma va fatta a prescindere dall'urgenza delle inchieste per liberare il sistema dal caos. Non deve essere un escamotage per salvare chi risulta colpevole dalle indagini e va punito. Va trovata una soluzione alla confusione dei ruoli e alla politicizzazione della magistratura. Bisogna procedere nel modo più rapido possibile, i tempi sono già scaduti».