Il sindaco: vado avanti perchè sono una testona
perché sono una testona
Si accendono per l'ennesima volta i riflettori sul Municipio ormai nel caos: le indagini sulla delibera Global service hanno portato all'arresto di due assessori in carica, il delegato all'Edilizia Felice Laudadio e il collega al Patrimonio Ferdinando Di Mezza, e due ex, il dimissionario titolare del Bilancio, Enrico Cardillo, che ha lasciato lo scorso 28 novembre, e Giuseppe Gambale, ex addetto alla Pubblica Istruzione e alla Legalità, eliminato dalla Giunta con il rimpasto di maggio. I posti vuoti a Palazzo San Giacomo sono diventati quattro, e la Iervolino deve ora affrontare la crisi che tanto temeva. «Mi spiace che abbiate aspettato, ma imprudentemente avevo prenotato una visita dal dentista», prova a scherzare con i giornalisti, per poi tornare immediatamente seria e tesa. «Umanamente mi dispiace molto, soprattutto per le persone che lavoravano più a stretto contatto con me: siamo stati qui con Laudadio e Di Mezza ieri sera fino alle 22,30. Non voglio dire che sono felice, ma almeno oggi vedo il fantasma concretizzarsi», aggiunge riferendosi alle voci che si sono rincorse nelle ultime settimane. E spiega di avere «massimo rispetto per la magistratura, mi adeguo immediatamente alle loro decisioni: devo sospendere immediatamente gli assessori in servizio, mi è già arrivata in tal senso una lettera di Di Mezza». Il sindaco non sottovaluta il risvolto sul piano politico, «mi dispiace che la situazione Napoli si venga ad aggiungere alle altre», e annuncia la discussione con il partito e la coalizione: «Intendo fare quello che può fare una persona di buon senso: riflettere e confrontarmi con i miei. Due giorni fa il consiglio comunale mi ha riconfermato la fiducia a larga maggioranza, ma certo ora c'è una novità di cui discutere. Solo dopo si deciderà, quello che vi posso dire è che di sicuro io ho le mani pulite». Nessuna volontà di dimettersi: «Se uno dovesse ragionare con l'istinto avrei lasciato 380mila volte in questi 7 anni. I pm dicono che tutto è stato fatto. Tutto cosa? Ci troviamo di fronte a delibere - aggiunge - che non sono state attuate per mancanza di copertura economica, e sottoposte al vaglio dell'Alto Commissariato contro la corruzione, presieduto dall'allora prefetto Serra (con il quale venne stipulato un protocollo d'intesa nel febbraio 2008, ndr) e da una nostra commissione, fu trovata debole solo la tutela contro gli incidenti sul lavoro». E tenta di difendere ancora la sua squadra: «Quale Giunta in Italia ha un ex Guardasigilli, con 40 anni di esperienza da magistrato, come Scotti? Laudadio è una personalità, Di Mezza l'ho conosciuto come esponente del mondo ambientalista», dice attribuendo in una gaffe a quest'ultimo la presidenza del Wwf anziché in Legambiente. Dopo l'incontro con la stampa c'è stata una riunione di Giunta informale, necessaria per sospendere la seduta di Consiglio di oggi e arrivare con le idee chiare sulle posizioni dei suoi alla volata a Roma del pomeriggio. Alle 18 il sindaco di Napoli ha incontrato Goffredo Bettini e il segretario del Pd Walter Veltroni: «L'incontro con Veltroni è andato come doveva andare - ha detto - cioè benissimo. È stato un incontro tra vecchi compagni di lavoro e di partito che si stimano. Siccome sono una testona ho annunciato con orgoglio che ho intenzione di andare avanti, con il massimo di rinnovamento strutturale anche per quel che riguarda la giunta». E l'ipotesi più probabile sembra quella dell'azzeramento della squadra: resterebbero al loro posto solo le new entry del rimpasto di maggio, ovvero Agostino Nuzzolo, Gioia Rispoli, Luigi Imperlino, Mario Raffa e Luigi Scotti, candidato ideale per la nomina a vicesindaco.