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Uno «scudo» per le aziende italiane

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I settori strategici individuati — ha spiegato Giovanni Fava, primo firmatario della proposta — sono «difesa, trasporti pubblici, telecomunicazioni, fonti energetiche, servizi pubblici». Tra le misure previste nell'emendamento ci sono l'obbligo di comunicazione alle autorità se si supera una quota del 2%; il parere vincolante da parte del ministero dell'Economia e dello Sviluppo economico all'operazione; se il parere è negativo il soggetto che ha acquistato le quote deve venderle entro 30 giorni. In alternativa il magistrato entra in campo. «Ne parleremo con la maggioranza ma anche con l'opposizione — ha detto Fava — il tema è largamente condivisibile e non ideologizzabile».

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